Cristiano Malgioglio Scandalo

Cristiano Malgioglio – Scandalo (1976 – 7″)

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Cristiano Malgioglio ScandaloDopo un quinquennio in veste di paroliere per artisti del calibro di Rosanna Fratello, Dori Ghezzi e Wess e Iva Zanicchi, culminato coi capolavori “L’Importante è Finire” e “Ancora Ancora Ancora” di Mina, Cristiano Malgioglio sceglie un cast di superstar per il proprio secondo singolo in pompa magna.

Singolo a 45 giri datato 1976, questa prima registrazione di “Scandalo”, da non confondere con la più recente e slavata versione a base di tastiere, vede infatti Pino Presti produrre, come sua consuetudine, un arrangiamento archistico impreziosito da inserti al theremin che pone il brano a livello delle migliori produzioni Rai anni ’70 e fornisce a “Scandalo” una notevole apertura armonica, specialmente durante il crescendo che porta al ritornello.

Il contributo melodico/armonico di Ezio Leoni (autore e arrangiatore per Adriano Celentano e Giorgio Gaber tra gli altri) completa un brano che definire semplicemente trash o weird sarebbe riduttivo. Sebbene Malgioglio in seguito si sia dato a produzioni accostabili a questi filoni (è autore di “Calore” di Marie Laure, per esempio), “Scandalo” andrebbe apprezzata come una buona canzone incentrata sulla visione passé, ma affascinante, dell’eros anni ’70: tema delicatissimo da trattare data la labile linea di demarcazione tra sensualità e ridicolo, al quale Malgioglio accenna tramite versi allusivi e non banali (“Io, il pavimento” oppure “Io la porta aperta” – Il pavimento si scopa, la porta aperta si sbatte) e, sebbene non arrivi all’intensità della già citata Mina, abbina una delle interpretazioni più emozionanti della sua carriera solista.

L’icona trash dalla capigliatura sbarazzina che nel 2006 cantò “Pelame”, cattedrale del cattivo gusto declinata all’autotune, cover di un altro suo buon pezzo autografo datato 1979 e intitolato “Sbucciami”, appare lontana anni luce: qui Malgioglio stava tentando di divenire finalmente un artista a tutto tondo e, non fosse per il senno di poi, ci sarebbe stato anche da scommettere sulla sua riuscita.

Simone Caronno

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