Burt Reynolds Ask Me what I Am

Le manie di onnipotenza di Burt Reynolds divennero un penosissimo album country

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Burt Reynolds Ask Me what I AmBurt Reynolds, metà irlandese e metà cherokee, promessa mancata del football divenuto poi attore dalle mille facce quasi per caso, è stato il simbolo di un certo tipo di eccentricità tutta americana a cavallo dei due decenni più “stupefacenti” di sempre.

Donnaiolo, eccentrico, dalla vita sfrenata e turbolenta, divenne il divo più pagato e più popolare di Hollywood degli anni ’70, seppur avendo ammesso apertamente di aver sempre rifiutato i ruoli più impegnativi, accettando solo quelli più divertenti, pentendosene spesso amaramente (ruoli da protagonista mancato in pellicole come Taxi DriverRosemary’s Baby, Il Padrino, Pretty Woman, Die HardQualcuno volò sul nido del cucucloAgente 007 – Una cascata di diamanti, le serie TV di Batman e M*A*S*H oltre a quello di Han Solo nella saga di Star Wars).

Nel 1973 dopo aver ricevuto una nomination all’Academy Award come miglior attore per quell’inquietante capolavoro qual è Un tranquillo weekend di paura (Deliverance), preso probabilmente da megalomania o per realizzare un sogno nel cassetto, tentò di esordire nel mondo della musica con un album di musica country.

Per ragioni di amicizia oppure perché vide del potenziale commerciale nell’eccentrica personalità di Reynolds, Bobby Goldsboro, tra i più celebri cantanti pop-country zuccherini dell’epoca, produsse il suo primo e unico album intitolato programmaticamente Ask Me What I Am pubblicato sotto l’egida della Mercury/Phonogram

Senza avere il bisogno di chiedercelo basta già osservare la tracklist per capire che il disco avrà rilievi autoriali e pretenziosità non indifferenti: ogni canzone vuole rappresentare un lato della vita personale di Reynolds squarciando il velo della propria intimità manco fosse Benji dei Sun Kil Moon.

https://www.youtube.com/playlist?list=PLYVZwXG7nis1CX9ozFFRk0KNf0WOrxtV_

Qui il tutto ha un effetto bizzarro nonché comico su più fronti, sia per via di  un’autoreferenzialità drammatica, sia per la totale incapacità di cantare di Burt Reynolds. Per sopperire a questo “piccolo” difettuccio ecco che le canzoni contenute in Ask Me What I Am vengono ricoperte da arrangiamenti traboccanti, regalandoci un pop-country tirato a lucido, pieno di archi, chitarre acustiche a profusione e lussureggianti pianoforti.

I testi sono a metà strada tra la ricerca di uno stile cantauroriale “alto” senza riuscirvi minimamente e le crudezze tipiche del genere nelle sue declinazioni meno commerciali (senza arrivare agli eccessi di un fuorilegge come David Allan Coe). Liriche spesso sussurate sulla musica, talvolta in spoken word e recitate con un pathos decisamente sopra ogni regola e buon gusto. Evidentemente Burt Reynolds si vedeva come un troubadour del sud o un cantastorie rurale cui era concesso tutto.

L’LP scorre via tra reminescenze della propria infanzia (Childhood 1949), racconti della prima esperienza sessuale (The First One I Laid With), tradimenti (She’s Taking a Gentle Lover), voglia di paternità ostacolata dalle sue turbolente situazioni famigliari (A Room For A Boy Never Used) e storie di personaggi popolari del Sud desgli Stati Uniti (giusto per ricordarci che lui vuole essere un cantante country) raccontate con un fastidioso finto accento texano (Slow John Fairburn) in un melodramma recitativo senza freni inibitori.

Burt Reynolds Ask Me what I Am
Burt Reynolds in una foto all’interno del disco

Pur inserendosi in quel filone in voga all’epoca di mollicce ballate tra lo pseudo country e il soft rock, il disco fu un flop senza se e senza ma, diventando immediatamente merce per i cestoni degli album scontati e oggetto di culto per chi ricerca dischi musicalmente terribili.

Da lì a breve Burt Reynolds divenne l’attore più famoso dello star system tornando per un attimo alla musica nel 1980 con l’agghiacciante ballata country Let’s Do Something Cheap And Superficial nella colonna sonora di Smokey And The Bandit 2 riuscendo questa volta ad arrivare anche nelle parti basse della classifica.

Tracce:
A1. Childhood 1949
A2. Slow John Fairburn
A3. The First One That I Lay With
A4. Till I Get It Right
A5. She’s Taken A Gentle Lover
A6. You Can’t Always Sing A Happy Song
B1. Ask Me What I Am
B2. A Room For A Boy Never Used
B3. I Didn’t Shake The World Today
B4. There’s A Slight Misunderstanding Between God And Man
B5. I Like Having You Around

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