Quando alcuni mesi fa giunse la notizia che i Bee Hive si erano riuniti rimasi perplesso, ma cercai di capire; quando però lo scorso Aprile i nostri misero in commercio un singolo nuovo di zecca quasi trasalii!
Che significato ha una reunion dei Bee Hive (che tra l’altro, per motivi di copyright immagino, ora si chiamano tristemente Bee Hive Reunion)? I Bee Hive non sono mai esistiti, sono solo un gruppo fatto di fotogrammi che oltretutto musicalmente era tra il penoso e lo scandaloso.
Cosa possono dare i Bee Hive oggi, non tanto al mondo musicale che ha sempre voluto mantenersi piuttosto in disparte da Mirko & Satomi, ma al loro pubblico (le trentenni di oggi per capirci)?
Vediamo di riassumere:
- di dischi ne hanno fatti ben 5 assieme a Cristina D’Avena nelle vesti di Licia (alla quale senza alcun pudore era stato chiesto di partecipare a questo triste baraccone, ma che ha avuto il buon gusto di declinare l’offerta); le uniche canzoni davvero memorabili (belle o brutte che siano non conta, quelle restano dei pezzi di storia) sono solo quelle del cartone animato e si possono contare sulle dita di una mano: “Freeway”, “Fire”, “Loney Boy” e “Baby I Love You”, dove il quintetto capitanato dal cantante bicolore era davvero un gruppo rock;
- Pasquale “Mirko” Finicelli fino ad ora non ha mai inciso una sola nota assieme alla band, infatti tutti i brani sono stati cantati da Enzo Draghi (lo stesso che cantava “Lupin l’Incorreggibile Lupin” o “I Cinque Samurai”);
- i 5 cavalieri dell’apocalisse musical-televisiva senza il ciuffo rosso di Mirko e i boccoli di Satomi hanno un look talmente anonimo che se non ti dicono che erano i famosi Bee Hive stenti davvero a riconoscerli.
Finito questo doveroso preambolo passiamo al singolo. Prima di ascoltarlo non sapevo che cosa aspettarmi: una ballata mieloso-demenziale come “Mio Dolce Amore” oppure un rock da stadio alla “Freeway”. Il brano, già dal titolo anglofono “Don’t Say Goodbye”, è un chiaro richiamo al 1985 (anno di pubblicazione del primo album) e questa sensazione di déjà-vu trova conferma nel testo metà in italiano (le strofe) e metà in inglese (il ritornello) cercando un “hook” che non arriva mai.
Pur se il pop alla camomilla degli ultimi dischi è accantonato, la band soffre di una mancanza cronica di grinta (problema di sempre dei Bee Hive in carne ed ossa), sono assenti anche i riff cafoni ma incisivi che ti facevano ricordare i brani del cartoon. Qui siamo di fronte a rock da ospizio, uno scialbo AOR con tastiere anni ’80 in primissimo piano, chitarre a fare da tappezzeria e “deliziosi” cori nel ritornello. Il tutto è incorniciato alla perfezione da un tasto revivalistico che questa volta cerca di avere anche un senso: “anni ’80, tua vitalità / chiuso in una stanza / come un fuoco che si spegnerà”.
La band, dopo la release del singolo, è partita in un fortunato tour che ha mostrato una band sicuramente gasata dall’affetto dei fans, ma fiacca e spompata soprattutto sui classici, con un Pasquale “Mirko” Finicelli tolto dalla naftalina ed assolutamente impreparato a ricoprire il ruolo di frontman.
Ovvio che i Bee Hive non possono essere giudicati seguendo criteri musicali, ma appunto per questo il ritorno sulle scene di questi cinque signori (oltre a Pasquale “Mirko” Finicelli alla voce, troviamo Sebastian “Satomi” Harrison alle tastiere, Luciano “Paul” De Marini alle chitarre, il nuovo entrato Tony Amodio al basso e Manuel “Matt” De Peppe alla batteria e alla produzione) rattrista ancora di più.
Nostalgia canaglia!
EDIT 2015: Spotify ci informa anche di una terribile versione “2013 mix” dello stesso brano, ancora più fuori tempo massimo.
Don’t Say Goodbye
Hu huuu…
oooh oooh…
Gli anni 80 son passati ormai
come treno in corsa
e una scia che non ritornerà.
Anni 80, tua vitalità…
chiuso in una stanza…
come un fuoco che si spegnerà.
Ma di un attimo di magia qualche cosa resterà,
fai passare la nostalgia e la musica partirà.
Baby don’t say goodbye!!
non lasciare i sogni sulla porta!
Li afferrerai!
Per gridare la tua libertà!
Con i denti che si stringono,
anche quando i tempi cambiano
il coraggio di chi non si ferma mai.
Baby don’t say goodbye!!
Gli anni 80 son passati ormai,
non è più una volta.
C’è chi lotta e chi si è arreso già.
Non lasciarti andare via, metti in moto che si va
fai partire la tua energia e la musica inizia qua.
Baby don’t say goodbye!!
e sentire il freddo sulla pelle.
Ti accenderai!
Tra i kilometri della città!
Con il cuore che si accelera
anche quando il mondo sgomita
chi ci crede ancora non si arrende mai…
proprio mai!
Oooh oooh..
Baby don’t say goodbye!!
Non lasciare i sogni sulla porta!
Li afferrerai !
Per gridare la tua libertà!
Con i denti che si stringono,
anche quando i tempi cambiano
col coraggio di chi non si ferma mai.
Baby don’t say goodbye!!