L’heavy metal è un genere che se dopato a dovere con sane dosi di ironia diviene assolutamente delizioso, come ci hanno insegnato gli Spinal Tap.
I californiani Austrian Death Machine sembrano averlo recepito e per una band che ha come influenze dichiarate Slayer e Arnold Schwarzenegger non può essere che amore a primo ascolto.
L’idea è presa a prestito dai compaesani ArnoCorps che ben sette anni prima ebbero l’idea di scrivere canzoni punk-metal ispirandosi ai film del divo austriaco, ma il progetto Austrian Death Machine (una one man band dove Tim Lambesis degli As I Lay Dying, si occupa di tutti gli strumenti, lasciando a Chad Ackerman il compito di impersonare Ahhhnold, la parodia di Schwarzy) ricopre il tutto con un’armatura di metallo pesante “made in Bay Area” e fumettistica goliardia.
Il risultato è stato il micidiale Total Brutal del 2008 album che passava in rassegna tutta la principale filmografia dell’attore austriaco, da Predator a Un poliziotto alle elementari, cui ha fatto seguito l’immancabile strenna natalizia opportunamente intitolata A Very Brutal Christmas.
Anche se apparentemente l’unico brano prettamente natalizio è la cover di Jingle Bells, l’EP consiste in una breve storiella, dove il protagonista è ovviamente il nostro Arnold Schwarzenegger i cui interventi ci guidano tra la già edita Get To The Choppa, fino alla cover dei Judas Priest Hell Bent For Leather.
Il pezzo forte è però la versione thrash-core di Jingle Bells: 3 minuti di roboante assalto sonoro come è giusto che sia, creando di fatto un nuovo classico di genere.
Se cercate una divertente arma di distruzione di massa gli Austrian Death Machine fanno al caso vostro.
Tracce:
01. Jingle Bells (trad.)
02. Get To The Choppa
03. Hell Bent For Leather (Judas Priest cover)