Raramente un amante degli orrori a 33 giri viene preso da tristezza e sconforto ascoltando una canzone. Sarà per il nostro sadomasochismo, o per l’innata tendenza a cercare nei meandri della rete, dei mercatini dell’usato e delle TV locali il meglio del peggio, noi amanti del top of the flop abbiamo maturato una sorta d’immunità che ci permette di ascoltare canzoni, seguire trasmissioni e guardare film che ogni maledetta persona di questo mondo interromperebbe dopo 3 secondi.
A volte tuttavia gli anticorpi non bastano e anche noi veniamo presi da un plumbeo scoraggiamento che ci fa interrogare su tutto, persino sulla nostra stessa esistenza, fino a maledire il momento in cui abbiamo cliccato su quel maledetto link, ricettacolo di germi pronti a scatenare l’infezione.
Come per il fuoco di Sant’Antonio, causato da una risensibilizzazione al virus della varicella infantile, appare dunque Alessia Macari, la “mitica” ciociara della trasmissione televisiva Avanti un Altro!, nonché vincitrice dell’ultima edizione del Grande Fratello VIP. Un curriculum di tutto rispetto per una starlette che ha fatto della sua simpatia, del suo accento maccheron-frusinate misto a inglese e di una carrozzeria degna del miglior Pininfarina il proprio marchio di fabbrica.
Nata e cresciuta a Dublino nello stesso quartiere che ha dato i natali a Phil Lynott (voce, basso e anima dei Thin Lizzy), all’attore Gabriel Byrne e al campione della UFC Conor McGregor, ma di origini italiane (la sua famiglia è proprietaria di un’enorme catena di fish and chips in tutta l’isola), la prosperosa Alessia a soli 18 anni arriva sotto i riflettori dei giornaletti gossippari irlandesi per la storia d’amore con il calciatore Ciaran Clark che però finisce ben presto. Inizia però a tentare la carriera televisiva partecipando al reality show Away with a stranger proprio come la cugina Virginia Macari divenuta una star locale grazie a un altro reality show dal titolo Dublin Housewives. La nostra nel frattempo vuole seguire la sua vera passione che è il canto, visto che oltre al generoso décolleté ha anche una bella voce e così tenta la carriera musicale come fanno i giovani d’oggi, partecipando a un talent show. Nel 2013 era quasi sul punto di entrare nel cast dell’edizione irlandese di X Factor quando, dopo essere stata notata in un concorso di bellezza in Italia, le viene offerto di partecipare ad Avanti un altro! nel rulo della ciociara e il resto è storia.
Nonostante il successo televisivo la ruspante Alessia si concede anche una digressione nel mondo della musica. Ecco allora “Quant’è bello lu primm’ammore”, riedizione “maranzata” in salsa moderna di una popolare canzone tradizionale in vernacolo ciociaro, parto del genio del solito Roberto Onofri, veterano della produzione musicale dei VIP. La classica canzonetta dance facile facile interpretata dalla bonazza di turno: un copione già visto e rivisto mille volte che tuttavia, in questo caso, accende nel profondo del nostro cuore una profonda quanto inspiegabile tristezza.
Da un produttore scafato come Onofri ci aspetteremmo qualcosa di più di un brutale arrangiamento fatto da strati di synth come non ci fosse un domani e voce autotunata senza ritegno, ma poi perché, visto che per una volta la fanciulla di turno ha una bella voce ed è pure intonata? Il video poi è una tristanzuola passerella di Alessia Macari in mise sensuali ma invero nemmeno troppo svestita, nell’atto di celebrare la vita aulica e campestre della Ciociaria. Non manca la maglia tarocca della nazionale italiana, l’allegra vecchina, il cane sullo sfondo che si interroga sul perché di tutto ciò, il trattore, i panni stesi… E il quadretto nazional-popolare è servito.
A dispetto del valore musicale, il video ha ottenuto un discreto successo su YouTube, superando il milione di visualizzazioni e confermando il vecchio teorema italiano: il migliore investimento non è l’immobile ma il binomio tette & culi. Perlomeno in campo artistico.