al bano e romina power

Oggi sposi è la celebrazione dell’amore tra Al Bano e Romina sul palco di Sanremo 91

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In occasione del 50° anniversario del matrimonio tra Al Bano Carrisi e Romina Power ecco che il TG5, dando prova di dubbio gusto, trasmette un servizio inneggiando per l’occasione a un amore che ha attraversato mezzo secolo (e pazienza se poi è subentrato il soldo, questo non lo han detto).

Al bano e Romina Power Oggi sposi

Indignato e profondamente colpito negli affetti più cari, mi sono quindi mosso per un contributo verità sul suddetto matrimonio che, in realtà, i nubendi già magnificarono con la loro Oggi sposi al Festival di Sanremo 1991, quando, nonostante il sentore della crisi fosse ben più che palese, decisero di celebrare la propria unione nella chiesa più consona: il teatro Ariston.

Dopo aver chiuso alla grande gli anni ’80 con un brillante 3° posto nel 1989 grazie all’eco-follia Cara Terra mia (se non la ricordate è quella che faceva «Come va, come va? Tutto ok, tutto ok?»), la coppia Carrisi torna in riviera con un altro loro classico. Oggi sposi (scritta dalla penna questa volta scarica dello scafato Depsa e dello sconosciuto Giancarlo Andretto) di per sé è tremenda come tutte le altre e forse peggio, perché qui, incuranti del tempo passato e della prole cresciuta (d’età, perché di numero lo era già) il testo gioca come sempre tra luoghi comuni e rime imbarazzanti: un inno all’amore coniugale del più becero istinto, festeggiato con strofe del tipo «il passato è come un vecchio che non ha niente da dire, il futuro è come un letto dove non so più dormire» che per quanto non scenda al livello di «un bicchiere di vino con un panino» rimane a pescare nei bassifondi del cuore/amore: «Poi ti aiuterò a volermi bene, fino all’ultimo domani come il primo giorno insieme, sorridendo al dolore così come si fa se è vero amore» va letto col senno di poi…

Tuttavia il problema non è il testo (a quello siamo abituati, suvvia), ma il fatto che i due vadano a cantare l’amore coniugale quando si vede lontano un chilometro che qualcosa è cambiato proprio tra di loro.

Scordatevi quindi gli sguardi amorevoli e il buffetto di lei quando lui nel 1982 non attacca la sua parte. Dimenticatevi lui che la soccorre quando lei non trova la nota (praticamente un salvataggio umanitario stile Croce Rossa), oppure sempre lui che le carezza la manina, mentre lei si dimena agghindata malamente. Scordatevi che cantino vicini vicini fissandosi negli occhi, anche quando lei con una spallata della spallina l’avrebbe tramortito. Nelle due esibizioni festivaliere manco si guardano in faccia, si mantengono a debita distanza e lui le canta sopra senza tanti problemi.

Come in tutti i matrimoni che si rispettino poi non possono mancare i parenti un poco ingombranti, di quelli che uno degli sposi impone all’altro in un qualche ruolo importante, tipo testimone. Nella nostra messa festivaliera tale ruolo è assunto da Tyrone Power Jr, fratello di lei, che arriva in riviera come interprete straniero del brano in gara, che in mano sua diventa Just Married.

Tuttavia, come il suddetto ospite fa casino durante il ricevimento di nozze e lo sposo si incazza con la sposa perché lo ha voluto a tutti i costi, così Al Bano (già rotto di palle) si deve tenere il povero Tyrone Power, che riesce nell’olimpica impresa di stonare per l’intero brano, aggiudicandosi il premio di esibizione più sudata di sempre. Nonostante questo scempio e una coppia davvero poco affiatata alla fine il brano si porterà a casa un discreto 8° posto.

Sublime orrore di ogni matrimonio è il video delle nozze, che ovviamente anche qui non può mancare per la gioia degli invitati. Al Bano e Romina danno il meglio di sé: lui suona il piano e lei va di trucco e parrucco, poi lui la raggiunge e se la cantano insieme, quindi lei si ritrova col vento davanti ai capelli, lui «richiama anche i parenti tutti in abiti eleganti» (ma poi lancia per aria il telefono, forse stava pensando che doveva richiamare anche Tyrone?) quindi torna al pianoforte, sul quale lei si rotola languida… anche se poi la storia ci rivelerà che cascò di sotto.

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