Piccolo Coro Arcobaleno – Natale Rap (1998)

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Piccolo Coro Arcobaleno - Natale Rap (1998)Sembra che un Natale senza l’abuso canoro sui minori sia impossibile, quando poi sono gli adulti a fare i giovani giovanilistici la tragedia è inevitabile.

Oggi è la volta di questo tremendo “Natale Rap”, scritto dal maestro Umberto Scipione e pubblicato nella compilation natalizia “Stelle di Natale”. Album che a detta del maestro ha venduto ben 100.000 copie, ma di cui stranamente sul web non vi è la minima traccia.

Bando alle ciance, e spazio alla musica piuttosto. Vi siete seduti? Bene. Cominciamo.

Prendente un’edizione a caso dello Zecchino d’Oro degli ultimi 10/15 anni, immaginate una di quelle canzoncine per bambini con un substrato per adulti che in questo caso significa un rap alla camomilla, cantato da bambini che si atteggiano a MC con il pannolino e composto da chi pensa che il rap sia solo una base a caso su cui recitare delle parole. Se poi riempite il tutto con lo spettro del Natale avrete un perfetto tacchino sonoro farcito, ideale per decongestionare l’intestino pigro, un po’ meno per farci trascorrere momenti di serenità.

https://www.youtube.com/watch?v=Lyr7pZxd-zY&feature=youtu.be

Perché tanto astio vi potrete chiedere, detto-fatto: cosa ne pensate di una roba come “…e pare che Gesù bambino fosse un bimbo molto fico, se c’ero anch’io a quel tempo sarebbe stato amico mio, e l’avrei messo nella squadra del pallone, e adesso quel bambino nato al freddo e nella grotta ha già 2000 anni e gioca col computer sul cielo alto azzurro, qui sopra di noi”.

Già pensare una cosa del genere sarebbe triste, ma inciderla e farla cantare a dei bambini ha del mefistofelico.

Poteva mancare poi un bel ritornello corale? Assolutamente no: “è tornato già Natale, una gran festa si farà torroni, panettoni, regaloni e le vacanze a scuola”.

Solo a me viene voglia di prendere a calci in culo i genitori di questi poveri bambini?

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  1. Questa canzone “…e pare che Gesù bambino fosse un bimbo molto fico, se c’ero anch’io a quel tempo sarebbe stato amico mio, e l’avrei messo nella squadra del pallone, e adesso quel bambino nato al freddo e nella grotta ha già 2000 anni e gioca col computer nel cielo alto azzurro, qui sopra di noi”. come si chiama? vi prego ricordatevelo che ricordi!

  2. Rebecca greazie per il commento e per le informazioni.Volevo solo specificarti che l'articolo e' volutamente sarcastico – in queso casoil punto non e' lo "sfruttamento minorile" ma la canzone. A noi piacciono la musica per bambini ma questo Natale Rap e' un'indecenza ovunque la si guardi.

  3. ciao sono una di quelle bambine che doveva essere strozzata da i suoi stessi lacci…ma fortunatamente eccomi! sono ancora viva! certo ho ricevuto un duro colpo leggendo questo raffinato articolo…ma posso resistere ancora per molto.adesso ho venti anni..il cd l'ho inciso alla tenera età di 8 anni (quindi la data è anche errata) insieme ad altri venti bambini circa tutti ancora vivi e vegeti..quasi tutti a quest'ora frequentiamo l'università, e nn mi sembra che nessuno abbia avuto delle ripercussioni di natura psicologica a causa del presunto sfruttamento infantile. se ti riferisci ai programmi televisivi che mostrano bambini vestiti da adulti che cantano canzoni da adulti con impostazioni vocali da adulti posso anche trovarmi d'accordo. ma prima di criticare un disco per bambini cantato da bambini con voci da bambini forse dovresti documentarti un po' meglio prima di far campagne donchisciottesche.prima di qualsiasi esibizione i nostri sciocchi genitori dovevano sottoscrivere fior di liberatorie per far si che noi nn venissimo truccati da adulti vestiti da adulti ed esibiti in orari da adulti.soffri mica per non aver potuto partecipare al nostro coro???cmq se vuoi documentarti posso suggerirti di ascoltare gli altri cd sempre diretti dal mastro scipione.

  4. "Stelle di Natale" uscì in edicola con il periodico "Avvenimenti". Tra le canzoni presenti nell'improbabile compilation figurava anche una "Jingle Bells" in chiave rock… dei romani Nonocerchio. Se a qualcuno è capitato di ascoltarla… mi piacerebbe sentire un parere. Ciao!!!

  5. Due considerazioni:1) i bambini che cantano -più precisamente: i bambini che cantano imitando gli adulti- sono una delle più grandi sciagure della contemporaneità. E tuttavia:2) dietro a queste operazioni c'è sempre un adulto -sadico? frustrato? misantropo?- che li spinge a fare quello che fanno (i bambini si divertono comunque, almeno spero, e penso vada loro riconosciuta la semi-incapacità di intendere e di volere).Quindi, per rispondere alla tua domanda: il mio consiglio è di comprare lacci più lunghi e robusti e usarli creativamente, dando libero sfogo alla fantasia, sui responsabili maggiorenni di questo obbrobrio pentagrammaticale.E tanto per non cadere preda del facile snobismo antifestaiolo: buon Natale a tutti!

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