Paolo Conte La Giarrettiera Rosa

Paolo Conte – La Giarrettiera Rosa (1974)

Ultimo aggiornamento:

Paolo Conte La Giarrettiera RosaPremessa: qualche giorno fa ascoltavo un programma alla radio e i due speaker stavano parlando di Paolo Conte. Dopo tutti gli elogi al sommo maestro, grande cantautore, compositore, paroliere, jazzista e altre leccate di culo varie, i due hanno iniziato a paragonarlo ad altri cantanti italiani,  tirando in ballo Gianna Nannini. Ora, capisco che ognuno sia libero di avere i propri gusti ma tralasciando il fatto che i miei sono sicuramente migliori (!), tra Conte e la Nannini c’è un abisso; è come paragonare Ligabue a Piero Ciampi.

Paolo Conte, classe 1937, pubblica il suo primo 33 giri nel 1974, album omonimo che nonostante contenesse alcuni dei suoi grandi classici, al tempo non ebbe un grandissimo successo; il disco tra le varie canzoni presentava anche “Onda Cu Onda”, “Una Giornata al Mare”, “Questa Sporca Vita”, “Wanda, Stai Seria Con la Faccia…” e “Sono Qui Con Te Sempre Più Solo”, canzone che, come i fan di Conte ben sanno, dà il via a quella che varrà definita la “saga del Mocambo”.

A chiudere l’album c’è un 2/4 a ritmo di polka cadenzato di due minuti che si svolge interamente in crescendo, ove Conte canta in maniera sincopata, dando il tempo tra una frase e l’altra. La canzone è “La Giarrettiera Rosa”, un inno alla femminilità, un elogio al corpo femminile, una “quasi” citazione al film “Quando la Moglie è in Vacanza” nella scena in cui un colpo d’aria solleva la gonna a Marilyn Monroe mostrandone le gambe, il sogno di ogni maschio etero che crede nell’unico vero dio: Eolo.

Paolo Conte La Giarrettiera Rosa
Paolo Conte in concerto

Nel brano Conte racconta come per un uomo una bella giornata possa diventare splendida, infatti mentre si sta dedicando al solo vero sport nazionale succede l’inatteso, l’inaspettato, e quel “belvedere” che stava osservando gli è rivelato:

La donna dalle chiome nere
cammina innanzi a me
io seguo e guardo il belvedere
ondeggiar davanti a me.
Quand’ecco si alza un po’ di vento
la gonna balza su
è solo questione di un momento
ma non me la scordo più

Un sogno si realizza (se non vi è mai successo, non potete capire), quello che prima si poteva semplicemente ammirare ora è rivelato nella sua completezza, quel momento diviene “epico” rendendo impossibile anche il semplice pensare:

La giarrettiera rosa
e chi l’ha vista ormai
con la mente più non riposa
pensa alla dolce cosa
la giarrettiera rosa
chi l’ha vista non la scorda più!

La canzone può sembrare sessista, senza rispetto per le donne, riducendole a mero oggetto pronto a scatenare la libido maschile, ma io credo invece che Paolo Conte volesse, attraverso un “fortunato” episodio di vita, elogiare la donna e la bellezza del corpo femminile; raccontare un colpo di fulmine, per quanto passeggero.

Batte, batte forte il cuor
sul territorio dell’amor…

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