Poteva mancare tra le nostre pagine un articolo dedicato a Kronos? Certo che no!
Questo progetto eurodance italiano ideato da Gianluca Cellai e prodotto dalla casa discogrsafica del mitico Joe T. Vannelli, era garanzia di stile tamarro e sonorità a cassa dritta, ma ciò che gli fece conquistare una discreta popolarità tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del XXI secolo era la partcolarità dei brani caratterizzati da un cantato-recitato in latino su un ritmo da discoteca.
Una commistione di “sacro” e profano che Gianluca Cellai ideò qualche anno prima quando ancora usava lo pseudonimo di Prince Charming per i singoli Roma caput mundi (2000) e Ave mea Italia (2001) e che trovò compimento nel 2003 sotto il nome di Kronos con Magica Europa. cui segurono Party’s Deorum, Salve Regina e Habemus Italiam.
Tutto questo non accadde per caso poiché Gianluca Cellai, oltre ad essere una appassionato di musica da ballare, era anche un tenore e un docente di latino presso un liceo. Ammirevole quindi la volontà di unire una lingua ostica come quella dei nostri padri a sonorità non proprio classiche quali gli “unz unz” da discoteca eurodance, composti da DJ Alessandro “Etna” Granata. Una ricetta micidiale per accontentare secchioni e scaldabanco di tutta Italia.
https://youtu.be/1a4IXSx7GT4
Di tutta la produzioe di Kronos Magica Europa rappresenta di sicuro il prodotto più bislacco. Il pezzo si sviluppa a mo’ di formula magica per propiziare la nascita di un’Europa senza confini, che possa accomunare le diverse nazioni che la compongono (Italia, Grecia, Gallia – quest’ultima per la gioia degli amici di Feudalesimo e Libertà, Irlanda, Hispania ecc.). Il risultato però non è convincente: mancano l’imponenza storica e lo stile imperiale di Roma caput mundi (pezzo che arrivò a scomodare il sommo Virgilio), il patriottismo di Habemus Italiam o la sacralità di Party’s Deorum.
Magica Europa è invece una sorta di versione dance di L’Europa siamo noi di Cristina D’Avena con testo in latino infarcito di modi di dire classici (qui pro quo, ora et labora, dulcis in fundo, honoris causa…) messi quasi a caso e un ritornello cantato a suon di «nananana» con una musicalità buona per una colonia estiva nelle prealpi lombarde. Tale commistione è sufficiente per guadagnarsi un posto tra gli orrori a 33 giri? Direi proprio di sì.
Con grande rammarico io il latino non l’ho mai studiato… La RAI diceva Non è mai troppo tardi, forse ascoltando Kronos potrei colmare questa lacuna. Ma anche no.
Magica Europa
Calida potio
intus moltiplicatio
verum et vinum
circum malefitium
facinus malum
cum attributio
prunum et cornum
sanguineum subratio
Iuris preceptum
Elmal valuta
Purissimum ferrum
Involucro vita
Labellum anulum
Ungula armilla
Venenum ricinum
Tonsor et alia
exurgit exurgit magica Europa
Historia magistra vitae
Dulcis in fundo
Homo si in re sine spe
Si vis amari ama
Es non plus ultra
Proloquio omnia potest
Germania hispania gallia et britannia
Grecia et italia divisa est
Exsurgit Europa magistra vitae
Magna legenda in caelo est
Exsurgit magica Europa
Legge pro forma
Ora et labora
Est pro memoria
Qui (qui) pro quod
Honoris causa
Raptus omnibus
Hoc libertinus
Ab aeterno
Irlanda scozia russia et olanda
Austria et helvetia divisa est
Exsurgit europa magistra vitae
Magna legenda in caelo est