Nel suo libro autobiografico “Saghe Mentali”, Caparezza ammette ripetutamente quanto il suo secondo disco, “La Mia Buona Stella”, uscito con il nome d’arte Mikimix, sia una schifezza. Ma a volte non basta l’ammissione dell’artista. Che ci crediate o meno questo album segue di un annetto Tengo Duro, il primo disco vero e proprio pubblicato sotto l’ala protettrice della Sony Music, di cui riprende praticamente in blocco la scaletta aggiungendoci tre scialbissime ballate alla ricerca di airplay radiofonico.
Mettiamo subito le mani avanti, per farvi stare tranquilli: del disco non si salva niente, nemmeno un verso, nemmeno una singola nota, non c’è fantasia, non c’è originalità, non c’è groove, ma sopratutto non c’è una minima idea unitaria di fondo: sembra un progetto partorito dalla triade Repetto – Reitano – Ratzinger. Non c’è da stupirsi ad esempio del fatto che E La Notte Se Ne Va, singolone trainante dell’album, pur essendo arrivato quarto nella categoria Nuove Proposte di Sanremo ’97, non sia stato minimamente considerato dal pubblico italiano.
Nel disco si amalgamano perfettamente le pessime, banalissime idee di un ancora troppo giovane Michele Salvemini, con le probabili pressioni imposte da un mucchietto di produttori incapaci. Il trionfo dell’anonimo: le canzoni non sono poi così brutte, il problema è che scivolano via dalle orecchie come acqua tiepida da un bidè.
Così dopo il singolo in apertura sfilano uno via l’altro brani come Donne in minigonne, terribile raggamuffin che ricalca senza stile i concetti precedentemente espressi da Roberto Vecchioni, o come il rap da uomo medio à la Max Pezzali Succede solo nei film; in Tengo duro invece Mikimix è preoccupato perché non riesce a trattenere la pipì mentre va in giro per la città.
Non è finita: i pezzi romantici sono veramente difficili da sostenere: Gioioso sorriso, Che c’è di buono in me, Ti voglio meglio e la title track La mia buona stella, ritornelli cantati da cori gospel con voci black, beat lentissimi e Mikimix che sciorina le sue rime con voce da adolescente autistico. Una Caporetto.
Nonostante il disco da lacrime, nonostante le sopracciglia da multa, e nonostante la felpa e i pantaloni della Mambo mai cambiati durante tutta la campagna promozionale, Sanremo e copertina del disco compresi, Mikimix con la sua faccia da cane bastonato ci risulta molto più simpatico – e sincero – di Caparezza, fermi restando gli ottimi lavori che ha pubblicato dal 2000 in poi con il suo nuovo peseudonimo.
Tracklist:
01. E La Notte Se Ne Va
02. Donne In Minigonne
03. Gioioso Sorriso
04. Che C’è Di Buono In Me
05. Succede Solo Nei Film
06. La Mia Buona Stella
07. Bella Bionda
08. Tengo Duro
09. Ti Voglio Meglio
10. Attenti Al Farmaco