Solo pochi mesi fa Ensi in compagnia di Salmo e Noyz Narcos sosteneva in modo simpaticamente provocatorio che i rapper erano “sul palco selvaggi come rock star”. Davvero? Non sembra moltissimo, almeno a giudicare dal nuovo video di Guè Pequeno Fiumi di Champagne featuring Peppino di Capri (vabbè che anche un menù large Toro Seduto della catena Old Wild West è più selvaggio di una rockstar italiana).
Il ragazzone milanese con l’occhio sìfulo è simpatico, pieno di charme e in mezzo a fighe, alcool e tutta quella variegata gamma di articoli di lusso amata dai papponi moscoviti si muove indubbiamente a proprio agio (come del resto il buon Peppino, almeno nel video) ma il risultato non convince del tutto, forse proprio per l’abusata trovata di scegliere per il featuring una stagionata istituzione del panorama pop italiano.
Trattasi di una pratica a cui gli mc tricolore non sono nuovi: Eros Ramazzotti per esempio si è fatto accompagnare dai Club Dogo, il vecchio gruppo (si dice posse quando il gruppo fa rap?) di Guè, con risultati prevedibilmente agghiaccianti in “Testa O Cuore”, J-Ax ha trasformato in rap…per una notte (SCUSATE) Jerry Calà (che francamente spacca) nel suo recente programma televisivo.
Sappiamo che quando si parla di Champagne, almeno a partire dal 1973, si deve necessariamente tirare in ballo l’immortale cavallo di battaglia di Giuseppe Faiella, vero nome di Peppino Di Capri, però l’operazione sembra più una paraculissima simbiosi di mutuo interesse per entrambi gli artisti: per Peppino rappresenta la possibilità di svecchiarsi e salire sul carro del contemporaneo, per Guè invece è la consacrazione presso una platea nazionalpopolare sempre più nostalgicamente attaccata al passato.
Magari però il motivo per cui il brano ci fa storcere il naso è un altro: il fatto che Fiumi di Champagne, come nelle peggiori lotterie di capodanno, sia abbinato un mostruoso cinepanettone di cui varie sequenze (con i poveri Lillo e Greg che sembrano dire fra le righe “ci hanno dato un botto di soldi, voi avreste fatto lo stesso”) fanno capolino nel video.
Lo champagne buono sta quindi nella botte pequena? Forse no.
Alessandro Mannucci