Finalmente vi proponiamo un brano destinato principalmente al pubblico femminile.
Prima però una fondamentale (fidatevi) contestualizzazione.
Giovanna, al secolo Giovanna Nocetti, raggiunse un tiepido successo con un paio di singoli ben piazzati sul finire degli anni ’70 dai suoi amici Paolo Limiti e Pippo Baudo (che la scoprirono e lanciarono all’inizio dello stesso decennio). Unico altro momento degno di nota nella sua carriera fu quando nel 1984 compose per Papa Giovanni Paolo II una “Ave Maria” da lei stessa eseguita in Sala Nervi in Vaticano con l’Orchestra Sinfonica Ludovico da Victoria del Pontificio Istituto di Musica Sacra, alla presenza del Papa in persona.
Con questo pedigree alle spalle appare ancora più comico il brano che vi andiamo a presentare, “Un Baffo Diabolico”, relegato a lato B del 45 giri “Angelo”, fu scritto dall’immancabile Paolo Limiti e musicato da Corrado Castellari (che sia suo il baffo diabolico?), già collaboratore di Mina, Ornella Vanoni, Cristiano Malgioglio e autore di diversi brani dello Zecchino D’Oro nonché dell’iconica “Cocktail D’Amore” di Stefania Rotolo (scritta sempre insieme a Malgioglio).
La canzone parla di una ragazza invaghita di un motociclista baffuto che passa le proprie giornate al bar con gli amici. Quello che più colpisce la giovane però non è tanto la sua bocca, le sue spalle o i suoi fianchi, quanto il fatto che abbia “un pacco regalo, ma un pacco regalo, ma un pacco regalo, di quelli così…”.
Sopra ad una base soft-discomusic quindi si sprecano le più o meno velate scalmane ormonali della nostra Giovanna che, diciamocelo, proprio non ci sta più dentro dalla voglia e ce lo dimostra con la sua interpretazione che a volte ricalca quella delle più celebri orgasmo-songs, solo più invasata.
Il brano si posiziona tuttavia un po’ distante dagli eccessi delle orgasmo-songs e contemporaneamente è molto più schietto e più maturo delle canzoncine pop ricche di doppi sensi che passavano volentieri in radio in quel periodo: questo lo rende un caso più unico che raro di canzone che affronta la tematica in maniera né pruriginosa né ammiccante quanto piuttosto adulta.
Ci teniamo però a ribadirlo: troviamo davvero tipico della società italiana (di ieri e di oggi) il fatto che un pezzo del genere possa essere stato scritto da Paolo Limiti, composto da uno che faceva le canzoni dello Zecchino D’oro e interpretato da una che si è esibita per Wojtyla.
E ragazze, fate le brave, dedicatela al vostro uomo che sicuramente gli farà piacere.
Un Baffo Diabolico
Ma dimmi com’è…
è un baffo, è un baffo, è un baffo diabolico,
ha un’aria un po’ delinquente, però…
è un baffo, è un baffo, è un baffo baffissimo,
di quelli un po’ duri, ma dolci lo so,
è sempre qui al bar, alle sei con gli amici,
maglietta attillata, due occhi così,
che baffo, che baffo, mh-mh, se mi piace,
appena mi guarda gli dico di sì.
no, ieri non c’era però è sempre là
e quando va in moto che grinta che ha
vedessi che fianchi, che bocca, che tutto,
e ha un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
di quelli così…
No, ieri non c’era però è sempre là
e quando va in moto che grinta che ha
vedessi che fianchi, che bocca, che tutto,
e ha un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
di quelli così…
E dimmi com’è…
è un baffo, è un baffo, è un baffo diabolico,
se è bello così, chissà sotto com’è…
è un baffo, è un baffo, è un baffo da favola,
non serve che parli, ragazzi se c’è…
se tu non l’hai visto l’hai certo sognato,
non so se hai presente, due spalle così,
e poi un didietro appeso e tostato,
che io che non sbavo ci son stata lì…
Andiamo stasera, passiamo di là,
e poi se mi gira lo fermo, chissà…
magari son pazza ma è una bellezza
e ha un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
che già sono qua…
Pronta…
Vedessi che fianchi, che bocca, che tutto,
e ha un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
di quelli così…
Magari son pazza ma è una bellezza
e ha un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
ma un pacco regalo,
di quelli così…