Geza X è uno degli ultimi punk rimasti in circolazione, non è difficile incontrarlo nei locali di Los Angeles a suonare vestito da donna coi capelli tinti di azzurro insieme a chiunque sia sul palco in quel momento, parliamo di un signorotto di sessant’anni o giù di lì, eh.
Geza “X” Gedeon ha caratterizzato e prodotto il grande punk losangelino degli anni ’80, schiacciando i bottoni per Germs, Dead Kennedys, Black Flag e via discorrendo, inventandosi tecniche mai provate prima e tirando fuori tutta la violenta follia di quella scena.
Ma la cosa più bella mai realizzata da questa leggenda è anche la meno conosciuta, il suo unico e indecifrabile disco, “You Goddam Kids!”, suonato con tali Mommymen e uscito per i tipi della minuscola Final Gear nel 1981.
https://www.youtube.com/watch?v=g_Mn8S_dZfc
“You Goddam Kids!” è la riduzione pop e cretina di tutto un fermento che percorreva la scena punk-wave, un disco di prog-punk fatto di motivetti divertenti e orrorifici che parte dalle melodie dei Gong, dal punk deviato di X e Oingo Boingo, passando per la cacofonia organizzata di Captain Beefheart ma soprattutto con l’ironia e certi suoni di sua maestà Frank Zappa, i Mommymen sono infatti l’unico gruppo punk al mondo con un sassofonista e un suonatore di marimba fissi in organico, due strumenti che uniti alle chitarre distorte (e spesso violentemente pitchate) e alle composizioni sincopate di Geza X creano un suono demenziale e spaventoso allo stesso tempo. Volendo incanalarlo in un genere bisognerebbe parlare di “zolo”, calderone trasversale dove entrano tutti quei gruppi che riescono a essere ironici col suono prima che con le parole, un non-genere dove melodie da giostra del luna park, polkette improvvisate, voci all’elio e umorismo ingiustificato sono i benvenuti.
Disco che rifugge emozioni e coolness, troppo disadattato persino per i punk eroinomani dei bei tempi, inadatto ad attecchire tra qualsiasi tipo di pubblico, “You Goddam Kids!” rimane lì, svitata pietra miliare che ispirerà pochi ma buoni musicisti negli anni a seguire.
PS: Anche gli ultimi dei punk fanno crowdfunding: il nostro Geza è in cerca di fondi per ultimare un documentario sul punk rock californiano, un’opera titanica di quaranta interviste con la conduzione di Don Bolles (storico batterista dei Germs ora in forza ad Ariel Pink), se vi avanza qualche dollaro datelo al buon X.
Tracklist:
01. Rio Grande Hotel
02. Hungarian
03. We Need More Power
04. Isotope Soap
05. Paranoids
06. Pony Ride
07. Funky Monsters
08. Practicing Mice
09. I Hate Punks
10. Mean Mr. Mommy Man