Enrico Ruggeri, Andrea Mirò e Quei Bravi Ragazzi - Il Regalo Di Natale (2007 / 2009 - CD)

Enrico Ruggeri, Andrea Mirò e Quei Bravi Ragazzi – Il Regalo Di Natale (2007 / 2009 – CD)

Enrico Ruggeri, Andrea Mirò e Quei Bravi Ragazzi - Il Regalo Di Natale (2007 / 2009 - CD)Ora il simpatico Enrico Ruggeri non me ne voglia male, ma ultimamente non ne sta azzeccando molte: prima un grossolano album di cover punk-rock bolse e stanche, adesso un disco di Natale alquanto confuso.

Questo regalo di Natale realizzato assieme ad Andrea Mirò e a Quei Bravi Ragazzi, guidati dalla chitarra del fido Luigi Schiavone, serve a raschiare il fondo del barile con nuove versioni di vecchi brani e qualche cover di classici natalizi cercando di affrontare l’argomento da diverse angolazioni.

Sia gli inediti che le nuove incisioni di vecchi brani pensati originariamente per compilation natalizie non fanno certo gridare al miracolo, un pop/rock senza spunti tra alti (pochi) e bassi (molti), soprattutto per quanto riguarda i testi che sembrano poco rifiniti (alcune volte si ha l’impressione che siano stati scritti frettolosamente quando si incontrano rime baciate da quinta elementare “Piacenza, credenza, stanza, confidenza, presenza” in “Il Natale dei Ricordi”); la migliore del lotto è senza dubbio la ninna nanna “Regalo Di Natale” interpretata con dolcezza da Andrea Mirò.

Il piatto forte sono però le cover e qui il caro Ruggeri sfodera il suo vecchio spirito punk-rock mai sopito incidendo la sua “My Way” e come Sid Vicius violentò il classico di Frank Sinatra, Rrouge reinterpreta “a chitarre spiegate” i classici “White Christmas” e “Jingle Bells”; fin qui nulla di male, ma se questa scelta appare totalmente aliena al resto del disco quello che fa indignare è la pronuncia inglese davvero troppo scolastica, affettata e innaturale; pur volendo chiudere un occhio su questo aspetto le cover risultano noiose per via di arrangiamenti modello carta carbone e soprattutto prive di grinta genuina nonostante la chitarra di Luigi Schiavone in bella vista, come dimostra lo spompatissimo ritornello di “Jingle Bells”.

Ancora una volta a risollevare le sorti del disco arriva provvidenzialmente Andrea Mirò con una discreta rilettura di “Winter Wonderland” e soprattutto della vellutata e jazzata “Have Yourself a Merry Little Christmas” davvero splendida, almeno fino a quando Ruggeri non ci mette lo zampino con il suo inglese da turista.

Sapere che sono state addirittura interrotte le registrazioni del prossimo album per dedicarsi a questo progetto che il cantautore milanese aveva in mente da una quindicina d’anni fa riflettere visto che questa chance poteva essere sfruttata davvero molto meglio; purtroppo quello che rimane è una raccolta informe di ballate natalizie e svisate punk rock fuori contesto difficilmente digeribili, con l’unico effetto di far rimanere il disco sullo stomaco come il cenone di Capodanno.

Enrico Ruggeri, Andrea Mirò e Quei Bravi Ragazzi - Il Regalo Di Natale (2007 / 2009 - CD)EDIT: A distanza di due anni ecco che sotto l’albero ci ritroviamo ancora una volta “Il Regalo Di Natale” in una nuova veste e con l’aggiunta di 3 brani che sicuramente aggiungono qualità al disco.

“Incontri Ravvicinati A Natale” suona come una outtake del periodo “Peter Pan”, personalmente il Ruggeri che mi piace si esaurisce ad inizio anni ’80, ma sicuramente il brano è buon artigianato pop; “Il Bambino (Bianco Natale)” (scritta nel 1985) ha un piglio prettamente ottantiano con un testo che solo Ruggeri riesce a scrivere senza cadere nel ridicolo: “Fammi ancora un’altra Polaroid / aria da domestico Live Aid / no non citate ancora Freud”, ma è la soprendente “Stille Nacht” cantata intedesco il vero gioiello.

Le voci di Enrico e Andrea sono accompagnate da una semplice drum machine molto anni ’80 su cui di volta in volta si stratificano note di pianoforte, synth di matrice new wave e feedback di chitarra: probabilmente la migliore versione di “Stille Nacht” che mi sia capitato di ascoltare.

Tracklist:
01. White Christmas
02. Stella (Non Siamo Soli nell’Universo)
03. Winter Vonderland
04. C’era una Volta il Natale
05. Peace in Our Time
06. Regalo di Natale
07. Jingle Bells
08. Il Centro Luminoso
09. While Shepherds Watched Their Flocks
10. Il Natale dei Ricordi
11. Have Yourself a Merry Little Christmas
12. Piccola Lettera di Natale

Tracce aggiuntive nell’edizione 2009:
– Stille Nacht
– Incontri Ravvicinati A Natale
– Il Bambino (Bianco Natale)

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  1. Il post 2009 era di Christian, da Vilnius."Il bambino (bianco Natale)" ha un testo molto anni '80, visto che è stata scritta nel 1985: segnalo le meravigliose rime-assonanze: "Fammi ancora un'altra Polaroid / Aria da domestico Live Aid / No non citate ancora Freud". Grandissimo.Christian

  2. Riesumo questo post, visto che è uscito il repackaging 2009 de "Il regalo di Natale", con tre "inediti" in più rispetto alla versione del 2007.L'inedita "Incontri ravvicinati a Natale", la versione 2009 de "Il bambino (bianco Natale)" (sua vecchia canzone del 1985), e soprattutto "Stille nacht", cantata dal nostro in TEDESCO! Supertrash!

  3. PS i romani mi insultano perchè secondo loro non sopporto l’accento capitolino di Paolo Bonolis, qui vengo tacciato di prendermela con Ruggeri perchè milanese …mhà?!?!

  4. Saranno solo album di puro divertimento… per lui, per l’ascoltatore non proprio-

    Sulla pronuncia mi permetto di dissentire sul tuo “chi se ne frega”, se vuoi cantare in un’altra lingua devi essere credibile altrimenti fai la fine di Lucio Battisti

  5. Ora basta!
    Per carità, in Italia c’è ancora la democrazia ed ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni.
    Non, però, di spacciarle per verità assolute.
    L’iniziativa dell’ottimo Ruggeri va lodata e non classificata come “trash”.
    Come già successe con il precedente “Punk prima di te”, questo disco va considerato puro divertimento, un’operazione posta in essere da Ruggeri senza pretese e senza strombazzamenti: una chicca per fans, e poco più.
    Operazione che al fa, tra l’altro, è costata appena € 12,90.
    Magari altri artisti avessero il coraggio di questo.
    Le interpretazioni di Rrouge sono tutt’altro che noiose, gli arrangiamenti sono ok (ovvio che Jingle Bells e White Christmas si assomiglino nell’arrangiamento: sono pezzi punk, hai forse mai percepito grandi differenze negli arrangiamenti dei dischi dei grandiosi Ramones?????).
    Quanto all’inglese scolastico del rrouge, ma chissenegrega!!!!!!
    Credo che indigesto, insieme al cenone di Capodanno, ci resti la tua offensiva recensione, non certo il disco.

  6. Minchia! Troppo giusto ‘sto regalo di natale. Io però farò una cosa ancora più trash, farò i miei regali di natale chiedendo un prestito a Zopa oppure a Boober. Quest’anno è una salassata! Maledetta festa delle medie…

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