Chi ci segue lo sa che le ultime produzioni di Elio e le Storie Tese non ci sono piaciute affatto, anzi ci hanno fatto davvero incazzare. Anche volendo archiviare un mediocre “Studentessi” il tracollo vero e proprio arrivò con il pessimo “Album biango” seguito da singoletti irritanti e patetici come “Alcol snaturato” o “Il primo giorno di scuola”. Ora la terza (inutile e brutta) partecipazione al Festival di Sanremo (per chi scrive fu drammatica anche la prima volta nel 1996) rivelatasi solo uno spot pubblicitario per il disco freschissimo di stampa. Le premesse per l’ennesimo buco nell’acqua ci sono tutte.
Lo diciamo subito: questo “Figgatta de blanc” metterà d’accordo sia i fan più intransigenti sia quelli meno esigenti. Un buon ritorno quindi, con testi finalmente tornati ad essere divertenti e a tratti surreali (chi ha detto demenziali?) e siparietti comici più freschi degli ultimi dischi (anche se la cosa più divertente ce la regalano Lillo & Greg con il già noto “Radio Coatta Classica”). Un buon disco quindi? Non proprio.
“Il rock della tangenziale” con quel disperato di J-Ax, il già citato “Il primo giorno di scuola” e l’inutilmente brutta “Vincere l’odio” non si possono salvare; il resto è gradevole ma mancano le hit, mancano i classici; (quasi) tutto scorre molto meglio del recente passato tra abbuffate di disco-funk, rock progressivo e autocitazionismo (a cominciare dalla traccia introduttiva).
Sarebbe ingiusto dire che il disco non sia gradevole all’ascolto anche perché ormai arrivati ai 50 agli Elii va benissimo essere dei giullari del pentagramma rischiando poco, pochissimo. Nonostante tutto come non apprezzare “Ritmo sbilenco”, “Inquisizione”, “Vacanza alternativa”, “She Wants”, “China Disco Bar” e anche la doppia cover de “Il quinto ripensamento” (nonostante il testo non propriamente centrato).



Discorso a parte merita la splendida “Bomba intelligente” una bozza scritta e interpretata da un commovente Francesco Di Giacomo, indimenticata voce del Banco del Muto Soccorso e completata ottimamente da Elio & Co. con lo zampino di Mauro Pagani, ennesimo tributo alla stagione del rock progressivo italiano.
Un disco che non sposta di una virgola il percorso musicale di Elio e le Storie Tese, i quali continuano imperterriti a giocare con note e stili quasi in attesa dell’inevitabile applauso senza più cercare di creare un loro (meta)linguaggio. Solo nella folle “I delfini nuotano” ritroviamo il puro nonsense sbilenco che richiama alla mente le loro primissime cose, ma è troppo tardi e troppo poco.
Tracklist:
01. Figgatta de Blanc
02. Vacanza Alternativa
03. She Wants
04. Parla Come Mangi
05. Il Mistero dei Bulli
06. China Disco Bar
07. Il Quinto Ripensamento
08. Bomba Intelligente (feat. Francesco Di Giacomo)
09. Inquisizione
10. Ritmo Sbilenco
11. Il Rock della Tangenziale (feat. J-Ax)
12. Cameroon
13. I Delfini Nuotano
14. Il Primo Giorno di Scuola
15. Vincere l’Odio