Se Napoli ha l’indiscusso merito di essere “o paese d’o sole e d’o mare” è anche vero che ha l’indubbio vanto di essere il produttore più prolifico del “bel canto” d’italica provenienza.
Tra le miriadi di autori e rappresentanti più o meno noti non potevamo non considerare anche quelli più tradizionalmente legati alla scuola del “teatro partenopeo” che ha dato i natali a tanti “pulcinella del palcoscenico” come nel caso del trio comico de I Trettrè. Il celebre gruppo cabarettistico venne formato nel 1976 da Gino Cogliandro, Mirko Setaro ed Edoardo Romano, reduci da numerose esperienze come attori e cantanti teatrali in tutto il territorio campano. Da lì in poi partirà l’esperienza del neonato trio partenopeo che girerà tutta l’Italia tra spettacoli e rappresentazioni comiche e facendo tappa in luoghi simbolo per eccellenza come il teatro “Sancarluccio” di Napoli fino ad approdare al teatro “La Chanson” di Roma, ottenendo un crescente favore di pubblico e di critica. Il colpaccio però avviene quando il trio va a firmare un contratto per esibirsi al celebre “Derby Club” di Milano, iniziando così ad amalgamarsi con l’establishment cabarettistico che di lì a poco darà il via al più grande parco attori della comicità italiana e legandosi a personaggi come Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Diego Abatantuono, Teo Teocoli, I Gatti di Vicolo Miracoli, Cochi & Renato e tutto il futuro cast della celebre trasmissione Drive In.
E non a caso parliamo del programma commerciale per eccellenza degli anni ’80 ideato da Antonio Ricci in combutta con Beppe Recchia alla regia: infatti, dopo una solida esperienza televisiva sulle reti di mamma Rai realizzata nei primi anni ’80, il trio passerà definitivamente in casa Fininvest entrando stabilmente nel cast comico della trasmissione per ben 3 edizioni su 6 (dal 1983 al 1986), confermando e accrescendo ulteriormente il proprio successo.
Visti gli elevati share registrati da Drive In come poteva mancare anche per loro il classico tentativo di lancio discografico? E così nel 1985 anche i produttori della trasmissione decidono di tentare il colpo gobbo e affidano il trio nelle mani della famosa Esquire Records (casa discografica specializzata in italodisco che ha prodotto artisti minori come Lou Sern, Tania Tedesco e Marina Marfoglia, oltre a sfiorare il platinato Den Harrow) e producono il loro primo singolo dall’immancabile richiamo estivo partenopeo “Iammamare”, accompagnato da un inevitabile lato B strumentale.
https://youtu.be/btcmiv6KwTg
Il brano in questione si rivela subito la classica canzoncina estiva fresca e piacevole, condita con i tormentoni targati Drive In caratteristici dei tre, come “a me, me pare ‘na strunzata” e “si fa, si fa”, oltre ad essere ricca degli immancabili stereotipi da spiaggia come windsurf, straniere al bagno, bagnini abbronzati e panini alla mortadella. Nonostante una performance non troppo intonata da parte dei novelli “La Smorfia”, che comunque non inficia minimamente le atmosfere balneari evocate durante l’ascolto, avrete sicuramente la prossima new entry da inserire nella vostra playlist estiva.
Da segnalare inoltre una particolarità legata a un fatto avvenuto appena un anno dopo la pubblicazione del 45 giri: nel 1986, in seguito alle solite operazioni di riciclo interne alle label discografiche della famigghia Fininvest, verrà realizzata per la Baby Records la cover russa (!) del brano intitolata “00 Seven” e interpretata dalla bella cantante Andrea, già autrice di pezzi dance italodisco di successo come “I’m A Lover” e “Like Humphrey Bogart”.
Di li a poco “Iammamare” raggiungerà un discreto successo commerciale confermando anche in campo discografico il trio partenopeo e aprendo così le porte al successivo singolo tormentone “Beach On The Beach” del 1991 che tutti almeno un volta abbiamo canticchiato durante le celebri session del TG Delle Vacanze, sostitutivo estivo dell’irrinunciabile tg satirico “Striscia La Notizia”.
Immancabile per quanti sono già sul litorale a godersi il sole, per tutti gli altri un invito da non perdere… e allora “Iammamare”!
Alex e Vittorio “Vikk” Papa
Iammamare
(Depsa – Cassella – Hofmann – Farina)
C..C.. Capo! Che è stato eh? Che è stato?
Non è stato niente, è una canzone
Che è stato, che è stato?
Non è stato niente, è una canzone!
Che è stato, che è stato?
Non è stato niente, è una canzone!
Che è stato?
Niente! E’ una canzone!
Sarà pure una canzone, ma ammè… me pare ‘na strunzata!
Aiuto, aiuto! Ho visto un pescecane
Ballava nudo sul windsurf
Ma quante gambe tutte a esposizione
E seni di color caffè
Com’è pazza l’estate
Perchè non vieni con me
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Straniere arrosto a caccia di bagnini
Se io spicco in inglisc, lei che fa?
(Ci sta, ci sta!)
Due cock che fanno il filo a due panini
Sdraiati sotto il cielo blu
(Si fa, si fa!)
Com’è pazza l’estate
Perchè non canti anche tu?
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
C..C.. C..C.. Capo! Che è stato eh? Che è stato?
Non è stato niente, è una canzone
Che è stato, che è stato?
Non è stato niente, è una canzone!
Che è stato, che è stato?
Non è stato niente, è una canzone!
Che è stato?
Niente! E’ una canzone!
Sarà pure una canzone, ma ammè… me pare ‘na strunzata!
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’
Iammamare, iammamare, iammamare, iamme ia’