Le opere di intrattenimento transgenerazionali e transcontinentali sono rarissime. Una di queste è certamente Tetris, il popolarissimo videogioco che alla fine degli anni ’80 conquistò il mondo e il giusto riconoscimento di apparire nel panthon dei titoli videoludici più popolari e belli di tutti i tempi.
Un’idea tanto semplice quanto geniale dell’ingegnere informatico russo Alexey Pajitnov che nel 1984 creò quel puzzle di tetramini che andavano incastrati tra di loro in una lotta contro il tempo. Il gioco arrivò in occidente un paio d’anni più tardi e invase prima le sale giochi di tutto il mondo per poi passare sulle console e diventare nel 1989 il gioco per eccellenza del celeberrimo Game Boy trasformandosi in una vera e propria icona popolare.
Per celebrare le origini del videogioco oltre a una grafica che spesso mostrava un’ambientazione russa (famosissima la versione arcade rilasciata dalla Atari), vi era la musica che utilizzava brani popolari come Kalinka e Korobeiniki, la musica di default nel Game Boy.
In quegli anni per qualche ragione il produttore Nigel Wright e il compositore inglese Andrew Lloyd Webber, autore di numerosissimi musical di successo come Jesus Christ Superstar (1971), Evita (1976), Cats (1981) e The Phantom of the Opera (1986), decisero di unire la musichetta del celebre videogioco con i suoni dell’allora popolarissima Eurodance per realizzare una cover, probabilmente su richiesta stessa della Nintendo che avvallò l’operazione con tanto di endorsement ufficiale e loghi ben presenti in copertina. Così nel 1992 sotto lo pseudonimo di Doctor Spin uscì il 12” di Tetris che divenne subito un successo sulle piste da ballo.
Questa cover danzereccia di Korobeiniki è chiaramente un prodotto usa e getta fatto per ballare qualche mese e magari vendere dei Game Boy in più, anche perché passato il fattore novità non ha molte altre cartucce da spendere suonando piuttosto fiacca rispetto a tanti altri singoli Eurodance dell’epoca (senza menzionare poi il palese plagio nell’incipit preso di peso da Get Ready For This dei 2 Unlimited uscita un’anno prima). Tanto bastò per propiettare Tetris nella top 10 britannica e lanciare qualche compilation a tema; se questa fu l’unica hit per il progetto Doctor Spin (anche perché fu l’unico singolo mai realizzato) fu anche l’ultimo vero grande successo di Andrew Lloyd Webber.