L’anno scorso siamo venuti in possesso per puro caso del disco “Trash D’Autore” di tale Dan ed è stato subito amore a primo ascolto sulla scia del singolo “Ivo (Se Lo Sapevo)”, ma soprattutto di una serie di brani gradevolissimi e ben fatti come “…e Poi… Non Sono Tuo Marito”, “Una… Sei Tu”, “Chi Ruba… In Galera!” e “Drin Drin”.
Nel 2009 finalmente il disco viene ristampato e distribuito su tutti i portali di musica digitale e come brano trainante è stato scelto “Una… Sei Tu”, titolo autocensurato per una canzone che mischia serio e faceto, esperienze di vita vissuta e puro divertimento che però per via del testo senza peli sulla lingua ha causato qualche problema all’autore che abbiamo contattato per una succosa intervista.
Anzitutto vogliamo spiegare chi è Dan e come nasce il progetto “Trash D’Autore”?
Dan (all’anagrafe Dante Meschiari) nasce come cantautore prettamente confidenziale, sebbene nel 1984 io abbia scritto e cantato l’inno ufficiale della Ferrari vendendo in tutto il mondo più di 1 milione e mezzo di dischi.
Poi ho continuato a scrivere canzoni d’amore come “Monica” (uscita come 45 giri del 1987), pubblicando gli album “Navigando Nuvole” (1987) con Riccardo Eterno e Paolo Belli, “Disordinatamente Dante” (1989) insieme a Paolo Vallesi e Beppe Dati e “Non Arrenderti” contenente la canzone omonima che nel 1994 ha vinto il Grammy Europeo per la Canzone d’Autore a Termoli, Premio Rino Gaetano.
Perché questo album? Con questo album, completamente diverso da tutti gli altri, sia nei testi che nella musica, ho voluto fare un salto nel passato, pensando a come eravamo noi da ragazzi, quando la nostra priorità era la “gnocca”, intesa come approccio con le ragazze, ed era l’unico vero divertimento che avevamo.
Il disco noi lo abbiamo definito “musica da scapoli”, ci racconti come nascono i testi dei tuoi brani?
Molti testi dell’album raccontano esperienze di vita vissuta degli anni ’70/’80: quel tipo di divertimento era la nostra priorità. È nostalgia delle stupidaggini che facevamo una volta.
“Trash D’Autore” nasce dal fatto che nei miei testi di questo album c’è la “gnocca” in primo piano, ma anche cose più importanti, vedi i brani “Che Notizie mi Dai” o “Carlotta Ascoltami”, quest’ultima dedicata a mia figlia.
Il “tormentone” “Ivo (Se lo Sapevo)” ha avuto un buon riscontro nella riviera romagnola, quest’anno è la volta del nuovo “Una… Sei Tu”, brano non scontato e senza peli sulla lingua che ha creato non poco scalpore tra il pubblico più perbenista e soprattutto ha acceso polemiche tra il pubblico femminile, ce ne puoi parlare?
“Ivo (Se lo Sapevo)” è nata da una situazione capitata veramente a una persona in spiaggia, quando un signore, vedendo un bellissimo culo sdraiato al sole, chiede alla fanciulla un appuntamento sulla spiaggia, ma di notte al dunque scopre che la bellissima ragazza si chiama Ivo.
“Una Merda Sei Tu” nasce anch’essa da una storia vera, quando corteggiavo la ragazza che stava lavorando nel video di “Monica”, facendo di tutto per stare con lei, ma lei mi ha sempre trattato con superficialità, fino al punto che ho scritto questo testo per dedicarglielo.
Come mai secondo te lo spirito goliardico del brano non è stato capito? In realtà le nuove leve dell’hip hop italiano sono molto più misogine e volgari, inoltre “Una… Sei Tu” stempera il testo forte con la melodia giocosa di “Girotondo”. Forse è ritenuto quasi normale inserire liriche forti in brani rap, mentre il mondo del pop deve essere per forza di cose edulcorato e politically correct?
Penso che nel pop si debba essere più diretti e duri quando è il momento e questo testo, anche se ho cercato di renderlo più giocoso ed infantile con l’inserto di “Girotondo”, rimane pur sempre una storia vera che mi ha fatto soffrire e credo che ci siano nel mondo tante altre donne come questa che fanno soffrire altre persone.
Per concludere pensi che in futuro ci potrà essere un seguito o tornerai a dedicarti alla tua carriera di cantante “serio”?
Io non ho mai abbandonato la mia carriera di cantante “serio”, perché avevo scritto canzoni per Sanremo 2008 e Sanremo 2009, quindi non ho mai abbandonato questa carriera “seria”. D’altra parte, “Trash…D’Autore” in certe sue espressioni è geniale, oltre che divertente.