Christian Death - Lacrima Christi (Italian version)‬‬ (1990)

Christian Death – Lacrima Christi (Italian version)‬‬ (1990)

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Christian Death - Lacrima Christi (Italian version)‬‬ (1990)Può una delle band più tormentate ed estreme del dark-gothic rock finire in questa rassegna? I Christian Death furono una band seminale nella loro formazione originaria, che durò dal 1982 al 1984, poi la loro storia si fece travagliata a causa delle liti tra il front leader originario Rozz Williams e Valor Kand, prima chitarrista poi fondatore di una seconda band nel 1991, anch’essa chiamata Christian Death con relative beghe legali culminate nel suicidio di Williams nel 1998. Detto questo, nel 1990 i Christian Death versione Valor interpretarono in lingua italica uno dei loro cavalli (neri) di battaglia, “Lacrima Christi”, già presente in lingua originale nel CD del 1985 “The Wind Kissed Picture” e di reperibilità limitata (uscirà ufficialmente solo nell’antologia “Past Present and Forever” del 1990),  con risultati difficili da giudicare.

Per i profani del dark questo brano può apparire come una schifezza assoluta, sia per la pronuncia stentata di Valor (un Johnny Hallyday in acido?) sia per il testo horror-patafisico:

Pagani sodomizzati
Prede immortali così perfette nel peccato
Nascondono le voglie nel (?)
Le unghie spaventano le mani
Disperdendo il sangue della vita
Una minaccia
Corpi nel porto delle anime

…e così via blaterando di pazze che scrivono con gli alluci e Santi della vita, salvo tornare prudentemente alla lingua originale solo verso la fine. Pare invece che tra i cultori del genere sia apprezzata come esperimento decadente ed omaggio agli allora tanti fans italiani della Morte Cristiana. A Voi il giudizio.

Christian Death - Lacrima Christi (Italian version)‬‬ (1990)

Certo è che, parlando di artisti dark alle prese con la lingua dantesca, Diamanda Galas con le sue litanie anticlericali surclassava alla grande i farfugliamenti fanta-gothic-maccheronici del povero Valor, probabilmente alle prese con un testo tradotto da un adepto visionario, o presumibilmente annebbiato dagli effluvi del vino liquoroso di cui titolo del brano.

In ogni caso: una cupa stramberia cadaverica, già bizzarra nella sua prima versione in inglese con coretto femminile demoniaco, ma qui portata alle estreme (e involontariamente comiche) conseguenze dall’uso approssimativo della lingua Italiana. Forse è meglio che mi vada a risentire Sting che canta “Mad About You” con il testo di Zucchero, per aver ascoltato questo vinile nero pece sto ancora tremando… Di paura o di nausea devo ancora stabilirlo, sorry!

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