Che ci sia ormai aria di revival per gli anni ’90 non lo scoprio certo io; da un lato mi fa piacere vista la pochezza di questo decennio, dall’altro mi fa sentire terribilmente vecchio.
Gli sbarbati Bleeding Light hanno avuto la brillante idea di cavalcare questa nuova tendenza coverizzando uno dei brani chiave del decennio passato e che ha marchiato a fuoco un’intera generazione; “L’Ultimo Bicchiere”, hit del 1994 portata al successo dal DJ rocker Nikki, ma scritta dal duo Pezzali-Repetto, ha avuto un fatuo successo commerciale, ma un permanente seguito underground come vero oggetto di culto.
Se più di 10 anni fa in Italia era ancora la ballata pseudo hard rock che eccitava le ragazze, oggi il trio di Bellaria (Rimini) modernizza la fondamentale song in chiave emo-pop-punk dandole nuova energia. La cover funziona? Onestamente no; sorvolando sull’arrangiamento, gran parte dei demeriti sono da imputare ai due vocalist Cant e Alex che con le loro voci bianche si arrampicano sui vetri per seguire le spericolate nuove linee vocali, vetri che appaiono davvero scivolosi; inoltre la magniloquenza del ritornello viene persa nel marasma delle schitarrate e versi memorabili come “si basano sui film” passano dannatamente inosservati.
Il trio romagnolo resce a rendere ancora più ridicola la canzone-capolavoro del figlioccio di Cecchetto che, durante la sua trasmissione radiofonica, non ha nascosto il suo apprezzamento per questo inaspettato omaggio (e ti credo, chi altro farà mai una cover delle canzoni di Nikki?).
La canzone è disponibile sulla loro pagina su MySpace e per l’occasione hanno girato anche un video per celebrare l’evento. Ora una domanda mi assilla: arriverà mai il giorno in cui qualcuno avrà il coraggio di coverizzare “Dur Dur D’Être Bébé” in versione death metal?