alberto lupo

Io ti amo di Alberto Lupo è la canzone d’amore più noiosa della storia

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Lo confesso: Io ti amo è probabilmente la canzone più insopportabile della storia della musica pop italiana.

Chi è il colpevole? In primis il trio di autori Guardabassi, Specchia e Spina, ma senza l’apporto fondamentale di Alberto Lupo, o meglio della sua voce, non sarebbe stata la stessa cosa.

Alberto Lupo: l’uomo dalla voce al tungsteno, l’interprete dello stereotipo dell’italiano farfallone nella celebre Parole, parole al fianco di Mina, l’unico uomo che è riuscito a raggiungere la cima della classifica dei 45 giri più venduti senza cantare una sola sillaba, nonchè fonte d’ispirazione per il nome del famoso personaggio dal pelo blu disegnato da Silver: Lupo Alberto.

Prima del successo clamoroso di Parole, parole il cantante genovese aveva scaldato i motori con una altro mirabile brano: Io ti amo, sorta di canzone-non canzone fatta da una base easy listening di puro sottofondo su cui Alberto Lupo recita le sue liriche, o sarebbe più corretto dire ripete ossessivamente «io ti amo».

Alberto Lupo Io Ti AmoImmaginiamo la sventurata fanciulla che guarda con passione il suo bell’innamorato, il quale per conquistarle il cuore le ripete fino al collasso neuro-sensoriale «io ti amo, c’è un solo modo per dirtelo … io ti amo e tu, tu mi ami». Ah, però! Mica male.

Ma non è solo il testo il problema perché Alberto Lupo che ripete in maniera calma ma decisa «io ti amo» per tutta la durata della canzone senza far trasparire la pur minima passione o trasporto, come se stelle leggendo le pagine Bianche è sicuramente una tecnica per farsela dare dalla fanciulla di turno, pur di faro stare zitto.

I due minuti e trenta secondi più lunghi della vostra vita, ma soprattutto sono stati davvero necessari tre cervelli pensanti per partorire questa roba o i tre autori compaiono solo perchè avevano il patentino SIAE?

Una vaccata del genere è riuscita anche a fare successo, a tal punto che qualche buontempone americano ha fiutato il business e ha pensato di dare un colpo di telefono ad Anthony Quinn per fargli incidere una versione americana, ovviamente intitolata I Love You, You Love Me, con la scusa di dollari facili. Il risultato? Atroce al di qua e al di là dell’oceano.

Io ti amo

Io ti amo.
Io ti amo.
Io ti amo.
Io ti amo.Io ti amo.
In quanti modi posso dirtelo
che ti amo.Io ti amo.
C’è un solo modo per dirtelo,
uno solo.Tu mi ami.
È bello, si è bello perché
adesso siamo qui, noi due, solo noi due.E io ti amo.
E tu,
tu mi ami.Io ti amo.
In quanti modi si può dire “Io ti amo”.
I love you, te queiro, sagapò, je t’aime.

Io ti amo.
C’è un solo modo
per dirtelo.

Io ho bisogno,
ho bisogno di te,
che tu mi ami.

Che bello pensare che siamo qui,
noi due, io e te amore.
Noi due, solo noi due.

E io ti amo.
E tu,
tu mi ami.

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