Con un’operazione un po’ snob e un po’ alternativa, il Combo De La Muerte debutta con un 7” dove ripropone con infinita classe tre classici del metal anni ’80 in chiave “voodoo latin jazz” come loro stessi si definiscono.
Pazzi o geni, la differenza alle volte è davvero sottile, ma come non rimanere ammaliati dalla naturalezza con cui trasformano l’anthemica “Breaking the Law” dei Judas Priest in un trascinante brano jazz-bossa nova o la noncuranza con cui fanno diventare la truzza “Defender” dei Manowar una suadente ballata lounge dove la voce della vocalist Luz De Brujo culla letteralmente l’ascoltatore per tutta la durata del pezzo. Il singolo si chiude con “South of Heaven” degli Slayer dominata da un basso pulsante che ci catapulta in un luogo magico, idealmente tra Cuba, Rio de Janeiro e New Orleans pur mantenendo quell’oscurità di fondo della versione originale.
Un progetto coraggioso e ottimamente suonato che dimostra classe cristallina, ottime capacità reinterpretative e spunti davvero notevoli, sarebbe un peccato che il tutto non sfociasse in un LP, se pensiamo alla fortuna (meritata) dei Nouvelle Vague non vedo perché il Combo De La Muerte non possa ambire allo stesso successo, visto che non ha nulla da invidiare al duo francese.
Visitate la loro pagina su Myspace (ottimamente curata) per ascoltare le tre canzoni e la gustosissima “I Wanna Be Somebody” degli W.A.S.P. che seppur in rough mix presenta buone potenzialità.
Una delle band da tenere sott’occhio in attesa della prova sulla lunga distanza.
Edit 2008: come previsto i Combo De La Muerte hanno fortunatamente continuato il loro percorso rilasciando prima un altro EP 12″ e poi un CD del 2008 intitolato “Tropical Steel”. Ovviamente il lavoro è all’altezza delle aspettative e noi l’abbiamo recensito qui. Correte a recuperarlo, vi promettiamo che non ve ne pentirete!
Tracklist:
01. Breaking the law
02. Defender
03. South of heaven