chuck norris sigla walker texas ranger

Non criticare la canzone di Chuck Norris altrimenti parte un calcio volante

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Carlos Ray “Chuck” Norris lo conosciamo più o meno tutti. Lottatore di point karate diventato attore, ha iniziato col botto sfidando Bruce Lee al Colosseo ed è diventato il perfetto esponente dell’eroe reaganiano: repubblicano ultra-patriottico, ultra-conservatore, militarista, filantropo, sostenitore di fitness e preghiera, nonché protagonista della lunga serie TV Walker Texas Ranger (da lui stesso ideata), di un delirante cartoon in cui interpreta se stesso e di una lunghissima serie di meme che ha fatto il suo tempo da un po’.

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Concentriamoci quindi su un aspetto meno noto e più consono a questo sito: la sua unica esperienza come cantante con The Eyes Of The Ranger, sigla del telefilm sopracitato a partire dalla terza stagione.

Scritta dal cantautore Tirk Wilder, la canzone dipinge i membri dei Texas Rangers come fossero entità implacabili che possono punire chiunque all’interno della loro giurisdizione, trovarli nell’istante preciso in cui hanno compiuto un misfatto, e non possono essere fermati o corrotti. Il testo perfetto per la personalità bigger than life del nostro eroe, giusto?

Qui scatta la sorpresa: in origine Chuck Norris non aveva intenzione di interpretare la sigla, ben sapendo che il canto non è mai stata una delle sue varie abilità. Il nostro propose quindi alla CBS, il network che mandava in onda il telefilm, che a cantare la sigla fosse il suo amico Randy Travis, un nome importante della musica country e gospel. I responsabili però gli dissero che o la cantava lui in persona o non se ne sarebbe fatto niente. In un sussulto d’orgoglio, Norris decise di entrare in sala di registrazione, assieme allo stesso Tirk Wilder a fargli da consulente e coach vocale.

Un insolitamente autoironico Norris racconta questo aneddoto all’interno del libro The Official Chuck Norris Fact Book: 101 of Chuck’s Favorite Facts and Stories, rimarcando come prima della post-produzione era venuta fuori una vera schifezza, e pure con l’aiuto della tecnologia e dei tecnici del suono certe parti erano rimaste parlate, più che cantate. Il risultato però alla fine ha messo d’accordo tutti, tanto da rimanere come sigla dello show fino alla sua chiusura nel 2001: un classico brano country-western, colonna sonora ideale per le scazzottate nei bar e nelle bettole che si verificano almeno una volta per episodio nella serie.

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C’è chi vede Cordell Walker/Chuck Norris come un eroe senza macchia, marmoreo difensore dei più deboli e archetipo del giustiziere buono, oppure come un tizio inespressivo e monocorde che non sa fare altro a parte prendere tutti a calci in culo (rigorosamente rotanti). In fondo The Eyes of the Ranger si adatta perfettamente alla sua immagine, e funziona proprio perché è lui, e non qualcun altro, a cantarla.

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