Tarantula Ghoul and Her Gravediggers

Tarantula Ghoul and Her Gravediggers – King Kong / Graveyard Rock (1959 – 7″)

Ultimo aggiornamento:

Tarantula Ghoul and Her GravediggersÈ sempre un piacere andare a ravanare nel nostro cimitero discografico personale per riportare alla luce gustore rarità. Oggi parliamo di Tarantula Ghoul (all’anagrafe Suzanne Waldron) starlette che sul finire degli anni ’50 si esibiva in una TV locale di Portland (Oregon), la KPTV, in un creep show chiamato programmaticamente House of Horrors, in uno studio  decorato con bare, mostri, serpenti e amenità varie.

Questo baraccone da Famiglia Addams ante litteram andò avanti per un paio d’anni, giusto in tempo per incidere un rarissimo 45 giri di rock’n’roll sbilenco e fuori dalle righe, proprio come lo show televisivo.

Il lato A è King Kong dedicato al famoso scimmione, un brano rock’n’roll con un pizzico di exotica non particolarmente interessante ma è facile immaginare come la canzone potesse calzare a pennello all’interno dello show televisivo nel 1959.

https://youtu.be/0mg-V5G8ZeI

Il vero gioiello nascosto è però celato sul lato B Graveyard Rock è un rock’n’roll scatenato con tematiche freak-cimiteriali estremamente caricaturizzate (e non poteva essere diversamente): la canzone interpretata sopra le righe ci racconta cosa combinano i cadaveri dopo mezzanotte. Se non lo sapevate se la spassano alla grande, con grandi feste nel cimitero stesso a ritmo di rock’n’roll ovviamente («every night is just like Halloween»).

Tarantula Ghoul and Her Gravediggers
Tarantula Ghoul in scena

Ad aumentare l’effetto horror da funhouse d’altri tempi eccoci servita una bella dose di risate isteriche con un’abbondante dose di riverbero fino al fatidico canto del gallo che manda tutti a letto, ovviamente dentro le rispettive bare.

https://youtu.be/W7GRgheutBk

In tutto questo la nostra Tarantula Ghoul in realtà non canta nemmeno, limitandosi a  recitare giusto i titoli delle canzoni e poco più, ma onestamente va benissimo anche così.

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  1. Un altro brano da non dimenticare è ‘Dinner with Drac’ di John Zacherle, detto ‘The Cool Ghoul’, che presentava film dell’orrore da un’emittente di Filadelfia. Il singolo, non a caso, è pubblicato dalla Cameo, l’etichetta che poi lancerà ‘Let’s Twist Again’, tanto per chiarire il concetto, e infatti viaggia su una base blues-rock che è un piacere sentirla. Quel che più stupisce- piacevolmente- è la struttura del testo, quasi tutta a ‘limericks’, quindi non proprio per adolescenti: vi propongo solo il primo, e vi invito a cercare su YouTube il pezzo (io lo possiedo su un rarissimo doppio LP antologico dell’etichetta pubblicato dalla London).
    Ecco qua:
    A dinner was served for three
    At Dracula’s house by the sea
    The order was fine
    But I chocked on my wine
    When I learned that the main course was me!

  2. La prima volta che ho sentito questi due brani è stato attraverso le compilations intitolate "Las Vegas Grind" e "Sin Alley", anni fa.E ho alcune preferenze: "Graveyard Rock" è originale, dipinge l'immaginario fanta-horror degli anni '50 (di "Crampsiana" ispirazione se lo guardiamo con occhi odierni)."King Kong" è più ballabile, e non è niente male.Insomma, un bel match.Grazie Vikk per aver pubblicato Tarantula Ghoul.P.S.: avevo quel CD dei Le Loup Garou, anonimo: l'ho venduto mesi fa su Ebay – fondamentalmente, era solo la copertina ad essere vagamente ispirata alla fantascienza e all'horror degli anni '50. Ma questo gruppo ha (ed è giusto così) delle traiettorie proprie.>FrankDee<

  3. in italia di recente Le loup garou avevano fatto un concept album sui mostri anni '50idea carina, risultato purtroppo discutibile

  4. gli americani negli anni 50 avevano una reale passione per 'ste robe. ci sono in giro parecchie compilazioni, una delle migliori è senz'altro "these ghoulish things: horror hits for halloween" della ACE dove spiccano tale billy de marco with count dracula che interpretano drac's back; nient' altro che mack the knife con il testo attagliato all'occasione.Stalin ALive

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