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Vendetta 33 – Vendetta 33 (2018, EP digitale)

Ultimo aggiornamento:

copertina vendetta 33Su Orrore a 33 Giri spingiamo musica “diversa” ormai da tanti anni e quando ci siamo imbattuti nei misteriosi Vendetta 33 siamo rimasti folgorati.

Il loro EP digitale autointitolato è un’opera all’apparenza completamente priva di senso ma allo stesso tempo dotata di uno stile inconfondibile e personalissimo che a un ascolto più attento si rivela ricca di svariati livelli di interpretazione.

Il progetto Vendetta 33 pesca dal synth pop più scuro degli anni ’80, dalle tematiche più fuori di testa dei CCCP Fedeli alla Linea e dal cantautorato stradaiolo di Franco Califano creando una miscela esplosiva a nostro avviso mai udita finora in Italia.

Si parte con Vendetta! (per la mia bicicletta), una anti-hit in stile primissimi Depeche Mode, con un testo che tramite il presentissimo talk box rivendica in maniera spregiudicata il furto della bicicletta del protagonista, il quale augura al ladro una serie di fantasiosi e variopinti modi di morire male, tra improperi e arzigogolate maledizioni. Magistrale.

L’eterogeneità di Vendetta 33 si evince già passando alla seconda canzone, una magnifica cover elettro-pop di Che brutto affare! scritta dal Maestro Franco Califano e interpretata dalla nostra amata Jo Chiarello a Sanremo ’81.

Si cambia di nuovo registro con la successiva Lillo, una ballad storta e stonata che esordisce riuscendo a far convivere anche solo nella prima strofa concetti apparentemente non connessi tra di loro come le destre sociali, i rettiliani, Daniele Bossari, le scie chimiche e chissà cos’altro, il tutto con un arrangiamento efficacissimo e incredibilmente elegante.

C’è spazio per una seconda folle cover, la versione in talk box della mitologica Carmencita di Mirella, uno stornellaccio degli anni ’60 che prende in prestito la melodia di Fischia il vento per sciorinare una sequela di volgarità:

Ohi Natasha hai fatto tu la piscia?
sì Dimitri ne ho fatti sette litri.
Fosti tu che allagasti la steppa
dove sorge il sol dell’avvenir?

Olga Olga non farla più nel Volga,
sei volgare e poi lo fai puzzare.
Caterina la fa nella latrina
dove sorge il sol dell’avvenir.

Il viaggio prosegue con Affinità e divergenze tra il poeta brizzolato e noi, un’appassionata cavalcata in romanesco sulla condizione umana nel mondo moderno, interrotta da rumoracci noise. Il riferimento a Califano è ancora una volta palese.

Chiude l’EP Chiedo scusa, un altro piccolo gioiellino di arrangiamento dal testo completamente fuori di testa, che però ottiene come risultato la voglia dell’ascoltatore di entrare nella testa di chi ha scritto queste parole per comprenderne il significato e la magia.

L’appeal magnetico di questo EP è che tutti i riferimenti, apparentemente tratti da mondi molto distanti tra loro, convivono in un loro folle, lucidissimo equilibrio, che ha conquistato al primo ascolto noi di Orrore a 33 Giri. Speriamo che conquisti anche voi, perché nel 2018 in Italia c’è sempre più bisogno di musica “diversa”.

Tracklist:
01. Vendetta (per la mia bicicletta)
02. Che brutto affare (Jo Chiarello cover)
03. Lillo
04. Carmencita (Mirella cover)
05. Affinità e divergenze fra il poeta brizzolato e noi
06. Chiedo scusa

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