Avete mai sentito parlare del quartetto tedesco degli Spliff? Oltre ad aver il primato di essere la band esteticamente più brutta della storia del rock (al confronto Steely Dan, Rush, Toto, Cheap Trick o Black Sabbath erano tutti dei gran figaccioni), li ricordiamo per le nobili origini, essendo nati nel 1979 dalla fine della Nina Hagen Band ed essendo uno dei paladini della nostra amata neue deutsche welle. Nonostante le facce improbabili non i primi fessi.
Lasciata la schizzoide cantante ai suoi deliri i nostri si rimboccano le maniche e boom! Nell’estate del 1982 gli scoppia tra le mani la bomba. Il loro singolo Carbonara fa un discreto botto in Germania, ma anche in Italia: un brano reggae bianco (come andava di moda al’epoca) che può essere considerato il contrappunto straniero della gloriosa Italia di Mino Reitano, suonata però dai Police sotto effetto di psicofarmaci.
Carbonara sembra un picco folle esperimento in vitro, suonata in maniera apparentemente sghemba, ma in realtà tutto s’incastra con teutonica perfezione.
L’appeal internazionale è presto spiegato: il testo è in “italiesco”, cioé metà in una specie di italiano sgrammaticato e metà in tedesco. Un frappè fresco e gustoso di luoghi comuni sul Belpaese come solo Giapponese a Roma è riuscita a fare in anni più recenti, ma con l’invidiabile primato di non riuscire ad azzeccare nemmeno una coniugazione. In effetti non era facile.
Io voglio viaggiare in Italia
in paese dei lìmoni
Brigade Rosse e la Mafia
caccìano sulla Strada del Sol.
Distruzione della Lira,
gelati Motta con brio;
Tecco mecco con ragazza
ecco la mamma de amore mio.
Sentimento grandioso per Italia
baciato da sole calda
borsellino è vuoto totale
percio mangio sempre e solo
spaghetti…
carbonara e una Coca Cola
La canzone, dopo averci parlato del risaputo amore dei tedeschi per l’Italia (i limoni, la Mafia, le Brigate Rosse, i gelati, la mamma, le belle ragazze, l’Amaretto ecc.), ci racconta dell’annoso problema del cibo per i poveri giovani turisti squattrinati che, non potendo permettersi altro si devono rassegnare a mangiare tutti i giorni «spaghetti carbonara», accompagnati da una misera Coca Cola.
Ovviamente la canzone parla di fantascienza: ce li vedete voi negli anni ’80 i turisti tedeschi con le tasche piene di Marchi a fare i pezzenti in Riviera Romagnola? Ma soprattutto bere una Coca Cola piuttosto di una birra? Suvvia!
Si narra anche di un approccio alla bella fanciulla di turno, prima offrendole una canna (uno spliff appunto) e poi invitandola a cena a mangiare ovviamente «spaghetti carbonara». La poveretta non capisce un cazzo ma sorride e a lui va bene così. Contenta lei, contento lui, contenti tutti.
Ora però qualcuno ci spieghi cosa diavolo vuol dire «tecco mecco con ragazza».