Ogni tanto è giusto ricordare che i glitterati anni ’80 non sono stati solo anni di singoli spaccaclassifica, ma che di interessanti LP.
Ivana Spagna prima di diventare una noiosissima cantante da Festival di Sanremo o nel migliore dei casi da Festivalbar, è stata per un paio d’anni, precisamente dal 1986 al 1989, la regina indiscussa dell’italo disco grazie ai singoli “Easy Lady”, “Call Me” e “Every Girl and Boy” che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo, compresa Billboard, e prima del suo improvviso ritorno in Italia per ragioni di cuore negli Stati Uniti era considerata come la più convincente rivale di una certa Madonna.
Sull’onda del successo di “Easy Lady” nelle radio e discoteche di tutto il globo esce il primo album della cantante veronese che si conferma interprete di tutt’altro spessore rispetto a sue compatriote come, non ce ne voglia, Sabrina Salerno che non poteva contare su una gran voce, ma sopperiva con delle magnifiche tette.
Il disco anche ascoltato a decenni di distanza non perde una briciola della sua carica dance-pop con spruzzatine rock; oltre ai singoli già citati ci sono pezzi coinvolgenti come “Sarah” o la stupenda “So Easy”, roba che qualunque produttore si taglierebbe un testicolo per scrivere mentre qui non viene neppure pubblicata come singolo, e ballate di ottima fattura come “Dedicated To The Moon” anche se si affonda inevitabilmente negli stereotipi di quel decennio tanto contestato, quindi prendere o lasciare signori miei.
Non camberà la vostra vita né rivoluzionerà la concezione di musica, ma questo disco è da avere se già non fa parte della vostra collezione, da conservare rigorosamente vicino agli immancabili primi due album di Miss Ciccone.
Tracklist:
01. Call Me
02. Sarah
03. Dedicated To The Moon
04. So Easy
05. The Power Of Money
06. Easy Lady
07. Dance Dance Dance
08. Why Can’t I Say (I Love You Babe)
09. Baby Blue
10. Girl It’s Not The End Of The World