Spagna Dedicated To The Moon 1987

Spagna – Dedicated To The Moon (1987 – LP)

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Spagna Dedicated To The Moon 1987Ogni tanto è giusto ricordare che i glitterati anni ’80 non sono stati solo anni di singoli spaccaclassifica, ma che di interessanti LP.

Ivana Spagna prima di diventare una noiosissima cantante da Festival di Sanremo o nel migliore dei casi da Festivalbar, è stata per un paio d’anni, precisamente dal 1986 al 1989, la regina indiscussa dell’italo disco grazie ai singoli “Easy Lady”, “Call Me” e “Every Girl and Boy” che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo, compresa Billboard, e prima del suo improvviso ritorno in Italia per ragioni di cuore negli Stati Uniti era considerata come la più convincente rivale di una certa Madonna.

Sull’onda del successo di “Easy Lady” nelle radio e discoteche di tutto il globo esce il primo album della cantante veronese che si conferma interprete di tutt’altro spessore rispetto a sue compatriote come, non ce ne voglia, Sabrina Salerno che non poteva contare su una gran voce, ma sopperiva con delle magnifiche tette.

Il disco anche ascoltato a decenni di distanza non perde una briciola della sua carica dance-pop con spruzzatine rock; oltre ai singoli già citati ci sono pezzi coinvolgenti come “Sarah” o la stupenda “So Easy”, roba che qualunque produttore si taglierebbe un testicolo per scrivere mentre qui non viene neppure pubblicata come singolo, e ballate di ottima fattura come “Dedicated To The Moon” anche se si affonda inevitabilmente negli stereotipi di quel decennio tanto contestato, quindi prendere o lasciare signori miei.

Non camberà la vostra vita né rivoluzionerà la concezione di musica, ma questo disco è da avere se già non fa parte della vostra collezione, da conservare rigorosamente vicino agli immancabili primi due album di Miss Ciccone.

Tracklist:
01. Call Me
02. Sarah
03. Dedicated To The Moon
04. So Easy
05. The Power Of Money
06. Easy Lady
07. Dance Dance Dance
08. Why Can’t I Say (I Love You Babe)
09. Baby Blue
10. Girl It’s Not The End Of The World

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  1. Trovo assolutamente imbarazzante accostare il calibro artistico di Ivana Spagna a personaggi del tutto incosistenti quali Sabrina Salerno. Ivana Spagna ha avuto la (s)fortuna di arrivare al successo con brani dance ma la sua carica interpretativa rimane unica. Questo disco contiene alcuni pezzi davvero ottimi quali Sarah, Dedicated to the Monn e la bellissima Why ca't I say It, ancora oggi tra le mie preferite.

  2. beh su questo siamo d’accordo, lo stile può non piacere (a me non piace) ma quantomeno nel disco di Spagna c’è professionalità e il tentativo di fare un lp di un livello almeno dignitoso. Invece mi sembra chiaro che i produttori di Sabrina avessero chiaro in mente dall’inizio che spremersi le meningi in sala di registrazione era superfluo visto che a vendere il disco sarebbero state altre “qualità” (e infatti così è stato)

  3. Saintjust la tua analisi è corretta e mi sento di condividerla in pieno, ma Spagna prima maniera era sicuramente più “burina” di Madonna se vogliamo, ma le tastiere e quel certo tipo di arrangiamenti erano il merchio di fabbrica dell’Italo disco dell’epoca, sono il primo a dire che il disco è pesantemente allineato alla moda dell’epoca, ciononstante c’è una differenza abissale tra la musica di “Dedicated To The Moon” ed il polpettone informe di “Sabrina”

  4. Sinceramente Spagna non mi è mai piaciuta, e i suoi brani anni 80 li colloco nel filone burinozzo-danzereccio insieme a sabrina salerno, baltimora e den harrow, le tastierine strombazzanti e onnipresenti dei suoi brani le trovo decisamene imbarazzanti e di cattivo gusto. Naturalmente questa è solo un’opinione personale, ma ritengo che i primi dischi di madonna siano per fortuna ben lontani dalle ripetitive e ingombranti sbrodolature tastieristiche tipicamente italiane dei brani di spagna, e decisamente più raffinati, meglio arrangiati e apprezzabili a distanza di tempo.

  5. guarda il blog non tratta solo di musica trash, ma anche di dischi/artisti sottovalutati o da rivalutare.
    Credo che il disco di Spagna sia validissimo anche se e’ concentrato inevitabilmente su quelle sonorita’ dance/pop anni 80.
    “Easy Lady” rimane un gran pezzo come “So Easy”.
    Un album da rivalutare che qualcuno potrebbe definire trash, ma che non lo e’ assolutamente, rimanendo con glianni piacevolmente divertente.

  6. molto bello, gli arrangiamenti di call me mi hanno sempre emozionato!

    ma non è trash dai, una considerata la rivale di madonna è da prendere sul serio! trash lo è diventata grazie alla chirurgia plastica e alla colonna sonora del re leone…

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