Il mai troppo lodato genere del poliziotteso all’italiana nel 1978 era ormai in piena decadenza, la realtà coi suoi anni di piombo aveva superato qualsiasi finzione cinematografica e il pubblico sembrava perdere interesse per un genere che mostrava la corda, peccando di ripetitività e brio.
Uno dei film simbolo di questa crisi del genere è senza dubbio un poliziottesco poveristico sin dal titolo: Provincia violenta scritto e diretto dal grande Mario Bianchi in cui al posto del solito aitante poliziotto troviamo un carabiniere baffone ben piazzato (il formidabile Lino Caruana) che da buon sosia casereccio di Charles Bronson si trova a uccidere banditi come nulla fosse. Proprio per quel suo grilletto fin troppo facile viene spostato a occuparsi di loschi casi di ricatti a luci rosse in squallidi motel di periferia dove si organizzano «orge a base di sadismo».
Se le formidabili premesse fanno sperare in una meravigliosa presa in giro del genere i risultati purtroppo lasciano delusi vista la pretesa di seriosità. Tra tutte le scene-cliché di genere una delle più note è senza dubbio quella in cui il protagonista si trova in un locale a sorseggiare un whisky insieme alla sua donna mentre una cantante esegue una canzone irritante e petulante fino all’angoscia. Un siparietto davvero surreale per la povertà della messa in scena tanto che l’interprete a un certo punto smette persino di muovere le labbra con l’andare della canzone.
https://youtu.be/ex2Sq3nK334
Si tratta di Accidenti se ti amo, interpretata dalla stessa attrice Simonetta Marini (qui accreditata come Simona) e scritta da Marcello Ramoino (co-autore di Tornerò, successo de I Santo California del 1974) e dallo sconosciuto Tommaso Daniele, che venne pubblicata come 45 giri sotto il fetentissino nome di Simona Io (inspiegabilmente anche in Francia dove il film non venne nemmeno distribuito).
Anche al di fuori di quella tragica scena Accidenti se ti amo rimane agghiacciante con la sua strofa parlata su un inquietante accompagnamento minimale di pianoforte e chitarra acustica, resa ancora più orrorifica dalle banalità sciorinate «Accidenti se ti amo / non avrei mai pensato di arrivare a questo punto / Ti amo, ti amo, ti amo» o «Accidenti se ti amo / credo che ormai non posso farci più niente / ti amo ti amo ti amo…» spezzata solo dal ritornello più rabbioso in stile Loredana Bertè e un crescendo finale dai toni fin troppo melodrammatici.
https://youtu.be/h4ZB5-9Wrxk
Provincia violenta fu un sonoro flop incassando la miseria di 30.000.000 Lire sparendo rapidamente dalla circolazione così come la stessa Simonetta Marini/Simona Io che con questo singolo terminò la sua carriera musicale e cinematografica, dopo aver fatto una brutta fine in questo stesso exemplum di un genere ormai più che morente, a tal punto che come menzionano due stessi personaggi verso metà della pellicola «Sono andata a vedere un poliziesco all’Italiana» «Oh, non li sopporto più questi film polizieschi, sono tutti uguali». Segno che nemmeno i realizzatori ormai ci credevano più.