La scena hard/metal italiana negli anni ’80 non era certo fiorente, ma gruppi come i milanesi Sharks sono davvero imperdonabili per essere stati una tristissima cartina tornasole del rock italiano.
Con il loro primo 45 giri, tratto dal loro unico album “Notti di Fuoco” (prodotto da Luigi Schiavone e con la supervisione ai testi di Enrico Ruggeri) il gruppo ci regala una perla di hard rock melodico dalle tinte metal con tanta, tantissima convinzione, ma musicalmente da cestinare.
Il brano cita apertamente gli Europe con quell’intreccio tra chitarra e tastiera, ma la musichetta incisa dal quintetto, pur cercando il ritornello memorabile da cantare in coro, assomiglia più alla sigla per qualche robottone giapponese meno conosciuto tipo Godam, Baldios, Trider G7 o Gordian (uno dei cartoni animati più belli di sempre), più che un inno liberatorio inneggiante al rock’n’roll; sarà per il giro di synth o per l’epicità dell’interpretazione.
Per la stupenda canzone fu girato anche un videoclip e la band partecipò al Festivalbar e a Sanremo Rock e aprì le date del tour italiano dei Jethro Tull. Se a fine anni ’80 il rock italiano era davvero ancora poca cosa, da lì a qualche anno la penisola italiana diventerà un calderone di ottime band per un breve ma intenso periodo d’oro del rock tricolore paragonabile solo alla scena prog degli anni ’70.