Quando si parla di cantanti italiani famosi all’estero si fanno sempre i soliti nomi: Al Bano e Romina, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Toto Cutugno, Jovanotti, Gianna Nannini e i Ricchi e Poveri. Questo solo perché sono artisti affermati anche nel nostro Paese. Ci sono però tanti casi di compaesani che hanno trovato fortuna solo al di fuori dei patri confini, mentre da noi sono rimasti dei perfetti sconosciuti (o quasi): Francesco Napoli in Germania, il “Vasco dei Balcani” Carlo Cori nei paesi dell’Est, Marco Bocchino in Polonia, Tata Golosa (Romina Contiero) in Spagna, Andre Zappa in Lituania e Son Pascal (Pasquale Caprino) in Kazakistan. Tra questa collezione di ugole in fuga aggiungiamo anche Saro Salemi in Moldavia, con una particolare storia di successo, sangue e mistero che ricorda un po’ le vicende del nostro amato Gregorio.
Rosario Salemi nasce a Noto nel 1967 e trascorre l’infanzia sul Lago Maggiore; la sua passione era la musica leggera, Lucio Battisti e Claudio Baglioni su tutti e, a suo dire (come dichiarò in un’intervista al sito moldavo VIP Magazine nel 2007) da adolescente diventa il batterista di una band molto conosciuta in Italia, ma che a causa delle ambizioni personali è andata in pezzi; non possiamo che credergli sulla fiducia, visto che non vi è uno straccio di nome o evidenza. Strano comunque che questa storia non appaia da nessun’altra parte o in nessun’altra intervista. Tra l’altro l’unica prova che forse suonasse la batteria sono solo 3 secondi in un suo videoclip mentre suona in canottiera, una scena non propriamente memorabile.
A 20 anni però la vita lo porta ad abbandonare le sue ambizioni musicali e inizia a lavorare nell’azienda edile di famiglia; nel 1997, a causa della crisi del settore, le cose vanno male e lascia l’Italia insieme ad altri imprenditori edili per cercare fortuna verso la nuova frontiera, cioè i paesi dell’ex Unione Sovietica che si erano da poco aperti all’occidente. Prima a Mosca, poi a Kiev e infine si stabilisce a Chișinău in Moldavia.
Nella piccola repubblica post comunista tra Romania e Ucraina le cose ingranano alla grande; il nostro diventa rapidamente un imprenditore di successo, arrivando a ricoprire anche cariche politiche come consigliere economico del ministro degli esteri e del vicepresidente del consiglio. Parallelamente esplode anche la sua carriera come cantautore pop, tra concerti gremiti e collaborazioni di livello come Ghenadie Ciobanu, compositore e ministro della cultura moldavo.
Sarà per l’amore incondizionato verso l’Italia da parte di tutto il mondo ex sovietico, sarà per quelle melodie tipicamente di casa nostra o sarà perché il pubblico si lascia infinocchiare facilmente quando sente cantare di sole e amore, ma le canzoni si Saro Salemi piacciono alla gente. Certo, ascoltate con l’orecchio italiano appare evidente che non basta certo la genuinità dei sentimenti per avere la stoffa del grande cantautore: i testi sono un concentrato di ovvietà, le rime sono banali come un maglioncino beige e le melodie sembrano scritte sotto la doccia, ma almeno è intonato. Il che non è poco.
Arriveranno un paio di album e una raccolta che, sempre stando a quanto ci racconta lui, venderanno un milione di copie. Roba da far girare la testa, soprattutto se considerato che tutta la popolazione moldava arriva a poco più di tre milioni (se contiamo vecchi e neonati). Sarà sicuramente tutto vero, ma di queste milionate di dischi non si trova praticamente nessuna traccia, né su Discogs né su eBay.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLYVZwXG7nis1kqamAC20scrCqhpX4jY0w
Il successo arriva con il disco di debutto Per lei (probabilmente nel 2005), bissato da Non sono questo Dio del 2006; piovono videoclip e concerti quindi Saro sente che è giunta l’ora per il suo Paese natale di conoscere tali capolavori. Si scaraventa così sul mercato italiano e nel 2007 pubblica l’album Sei tu (l’unico di cui abbiamo rintracciato evidenze fisiche). Armato di microfono, di buona volontà e delle sue canzoni, sbarca per qualche ragione alla trasmissione Piazza Italia su Rai 2 intervistato da Giancarlo Magalli, con tanto di performance in playback in diretta nazionale. Un successo? Non esattamente.
Sempre nell’intervista a VIP Magazine già citata scopriamo che piovono offerte da Spagna, Argentina e Canada (praticamente delle sbruffonate incredibili alla Richard Benson), ma lui preferisce rifiutare perché… Non gli piace apparire. Suvvia! Ma non finisce qui perché (sempre nella stessa intervista del 2007) il nostro si bulla di aver cantato al Festival di Sanremo: «Proprio quest’anno ho cantato a Sanremo, se ricordi quel famoso festival». In effetti lo ha fatto, peccato che cantare al teatro Ariston in occasione di un progetto di scambio culturale studentesco tra Italia e Moldavia non è esattamente come esibirsi in «quel famoso festival». Minuzie.
Nonostante gli sforzi profusi le canzoni di Saro Salemi andavano via come il pane in Moldavia ma in Italia le radio non le passavano. Ecco che a mali estremi bisogna trovare una soluzione estrema. Con una trovata geniale decide che per arrivare alla gente la cosa migliore da fare è usare il vecchio metodo del porta a porta, o meglio del casello a casello. Nel lontano 2007 ai caselli autostradali della Milano-Torino comparvero copie del CD promozionale Non sono questo Dio, la cui confezione/brochure fu realizzata con le misure esatte per entrare in quella tasca metallica, di solito vuota, posta sotto al pulsante per ritirare il biglietto del pedaggio. Qui ogni singolo spazio disponibile viene riempito per inserire foto e biografia che ci racconta che Saro Salemi in Moldavia è già un cantante affermato e che, grazie a questo lavoro, a breve sarà famosissimo anche nel nostro paese. Questione di attimi.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLYVZwXG7nis1yqepFtuzHHmO_pCZ_MyZG
Se già tutta questa operazione di marketing casereccia potrebbe far ridere, il supporto audio è il vero capolavoro discografico del nostro imprenditore-canterino. Il CD contiene tre brani tra cui Rendimi questo sogno, cantato in occasione della “famosa” esibizione a Sanremo, Non sono questo Dio (brano di lancio sul mercato italiano) e un incredibile Mix di 10 brani (nomen omen) dove possiamo ascoltare il meglio della sua produzione.
Ma attenzione, proprio queste ultime due tracce sono incredibili perché la musica di Saro Salemi viene romanzata con una storiella degna della telenovela piemontese di Mai dire TV: ascoltiamo quindi le tribolazioni amorose di due ragazzi, che trovano nelle canzoni di Saro le risposte al loro rapporto ancora nascente, ma già complicato. Il tutto ovviamente è recitato malissimo, e con dialoghi che rendono le (brutte) canzoni di sottofondo ancora più esilaranti. A tratti sembra di trovarsi al cospetto di un personaggio volutamente comico alla Checco Zalone, ma invece è tutto tragicamente vero.

La terra natia gli volta le spalle e il successo non arriva. Saro torna quindi in Moldavia e forse anche per questa amara esperienza, o più probabilmente per i tanti impegni lavorativi (aziende metallurgiche, immobiliari, culturali e fondi d’investimento), la produzione musicale si dirada con qualche inedito qua e là e un Best Of che di fatto chiude la sua carriera.
Purtroppo da lì a poco la sua vita subirà una svolta tragica e brutale. Il 25 settembre 2013 viene trovato morto in un parco di Chișinău impiccato con una calza di nylon (evidentemente molto robusta) dopo una serata in discoteca. Per gli inquirenti si tratta chiaramente di suicidio per assenza di alcuna azione criminale, a loro dire la star italiana era depressa perché gli affari andavano male da tempo; amici e parenti, invece, propendono per un’ipotesi più sinistra poiché pare che Saro Salemi avesse contratto un grosso debito con un influente funzionario doganale del periodo comunista che non poteva ripagare. Insomma un pasticcio.
Possiamo anche ironizzare sulle canzoni non certo memorabili o sui goffi tentativi di promozione in Italia, ma fa specie sapere che in Moldavia nessuno sa chi diavolo sia Vasco Rossi o Renato Zero ma tutti conoscono le canzoni di Saro Salemi. C’est la vie.
Vittorio “Vikk” Papa e Max Fadini
Discografia
- Per lei (2005?, CD)
- Non sono questo Dio (2006, CD)
- Non sono questo Dio (2007, CD promo)
- Non Sono Questo Dio (versione promo)
- Mix di 10 brani
- Rendimi questo sogno
- Sei tu (2007, CD+DVD, Edizione Musicale Suonimmagini)
- Sei tu
- E’ solo poesia
- Delirio d’amore
- Fammi volare
- Ero solo un ragazzo
- Il tuo mondo non é il mio
- Non sono questo Dio
- Perché mai
- Una tigre in agguato
- Per Julia
- Che bella questa vita
- Non andare
- Ricordi di bambino
- Dai balliamo
- Voglio te
- Saro Salemi. The Best Of (20??, CD)