“Paolino maialino” è una canzoncina apparentemente oscura, ma in realtà così sconosciuta non è. Chi è dotato di buona memoria la ricorderà come lato B del fortunato 45 giri di Romina Power “Il ballo del qua qua”; in un’epoca dove il mangiadischi portatile era il massimo per un ragazzino e i piccoli vinili regali da custodire gelosamente era inevitabile una volta terminato il brano noto girare facciata e ascoltare il famigerato “lato b” che spesso regalava grosse sorprese.
Scritta a quattro mani da Romina Power e Paolo Limiti, la canzoncina venne pubblicata originariamente come singolo nel 1975 ed è una curiosa storiella a sfondo educativo per i più piccoli, istruendoli sull’importanza dell’igiene personale!
Musicalmente parlando potemmo definire il brano una spoken song o, mantenendo i piedi per terra, una storia musicale che, ci viene da dire con eccesso di enfasi, strizza l’occhio al country più fetente. Su tale ben di Dio Romina ci racconta la storia di “Paolino Maialino che aveva l’allergia del lavandino” come se stesse raccontando una favola a dei bambini autistici, con tanto di grugniti sparsi qua e là.
Probabilmente più che istruire i giovani virgulti sulle proprietà benefiche di un bel bagno li terrorizzava a morte, perchè Paolino, per colpa della sua allergia cronica al sapone ha rischiato di morire scambiato per spazzatura!
In breve accade questo: poiché Paolino era veramente sporco, appisolatosi in un parco, fu scambiato dagli spazzini per un sacco di immondizia e gettato tra i rifiuti; fortunamente la nonna, notando la sua assenza, corse dai carabinieri ed il marmocchio fu riportato a casa. “Da allora Paolino è un bel bambino, ha proprio una mania del lavandino e se anche tu ce l’hai non dovrai fare “ahi” e non sarai chiamato maialino”.
che aveva l’allergia del lavandino.
Aveva un proprio un bel musino
ma sembrava un po’ sporchino,
lo chiamavano Paolino Maialino.
di notte ci dormiva un topolino.
E non vi posso dire quanto scomodo ci stava,
fintanto che il lenzuolo non cambiava.
nel parco si faceva un pisolino.
Passò uno spazzino e nel camion lo gettò,
perché per immondizia lo scambiò.
la puzza gli andò su per il nasino.
Non lo soffiava mai e sporco era assai,
però capi di essere nei guai.
preparando latte, pane e marmellata,
nel non veder Paolino Maialino,
chiamò i carabinieri del paesino.
scortati dalle guardie del paesino,
tornarono a casa, era molto tardi ormai,
però Paolino dopo fece “ahi”.
Ha proprio una mania del lavandino.
E se anche tu ce l’hai, non dovrai fare “ahi”
e non sarai chiamato “maialino”.