Rock '80 cramps

AA.VV. – Rock ’80 (1980 – LP)

Ultimo aggiornamento:

Rock '80 crampsRock ’80 vuol dire Cramps Records, che vuol dire Gianni Sassi, uno che nella cultura underground ci ha sempre sguazzato e le sue molteplici attività ne sono testimoni: mostre, convegni, festival, riviste. Come se ciò non bastasse iniziò la sua carriera nel campo della fotografia e fu responsabile delle copertine di diversi dischi usciti per l’etichetta Bla Bla, tra cui quelle dei primi lavori di Franco Battiato (ricordiamo quella di Fetus che tanto scandalo fece nell’Italia bacchettona del 1971 per via di quella rappresentazione così reale di un feto umano).

Nei suoi otto anni di gloriosa attività la Cramps diede alle stampe un catalogo assolutamente fresco e degno di nota: nata nel 1972 esordì l’anno successivo con la pubblicazione del primo disco degli Area proseguendo con con dischi di Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Arti & Mestieri, Andrea Tich e Skiantos, oltre che per i lavori degli Area e di Demetrio Stratos solista.

Uno degli ultimi colpi dell’etichetta fu Rock ’80, compilation nata a seguito del festival omonimo tenutosi a Milano, in cui vennero raccolti i brani delle giovani band partecipanti, poi stampati anche come 45 giri su vinili colorati. Stiamo parlando di un titolo seminale per la storia del rock tricolore in quanto raccoglie alcuni dei primissimi esempi del punk e della new wave di casa nostra, con titoli che sono diventati dei piccoli grandi classici.

Non è un caso, quindi, se la maggior parte dei brani verrà poi ristampata decine di volte su altre compilation di genere fino alla nausea, lasciando oggi un’aura di rarità solo per una manciata di canzoni: Vita da strada e La notte che inventarono gli eroi degli sconosciutissimi Take Four Doses, oltre a Routine e Blockhead Dance (consigliatissima) degli X-Rated, tutte di stampo smaccatamente new wave. Ricordiamo anche La testa dei dimenticati Windopen (band in cui militò un giovanissimo Roberto Terzani che sul finire del 1989 fece il suo ingresso nei Litfiba un tiro di schioppo prima di dare alle stampe il celeberrimo El diablo) che fa da contraltare alla (relativamente) più celebre Sei in banana dura.

Tutti gli altri brani sono, di fatto, pietre miliari immancabili se si vuole fotografare a dovere la musica underground italiana di quegli anni: stiamo parlando di Figli del demonio e Rosa shocking dei Dirty Actions, Sono cattiva e Orrore delle Kandeggina Gang di Jo Squillo e, tanto per restare in famiglia, troviamo anche il suo futuro marito Gianni Muciaccia con i Kaos Rock di Basta basta e La rapina. Infine, doverosa menzione a parte meritano gli Skiantos, il nome più famoso del lotto, unico gruppo del disco che presenzia con un brano solo, quella delirante e fantastica Fagioli che venne proposta al Festival di Sanremo del 1980 venendo puntualmente scartata.

Nonostante i tanti anni alle spalle, nonostante molti brani siano stati riciclati a profusione da raccolte più o meno riuscite (come se fossero gli unici che contano negli albori della scena punk e new wave italiana), nonostante abbiamo sentito decine e decine di volte «Orrore orrore, mi fai vomitare / vicino a te mi sento male» Rock ’80 rimane una pagina importantissima nella storia della musica italiana e stiamo parlando di storia con la “s” maiuscola e di questo se ne deve dar atto.

Tracklist:
A1. Skiantos – Fagioli
A2. Windopen – Sei In Banana Dura
A3. Windopen – La Testa
A4. Take Four Doses – Vita Di Strada
A5. Take Four Doses – La Notte Che Inventarono Gli Eroi
B1. Kaos Rock – Basta Basta
B2. Kaos Rock – La Rapina
B3. X Rated – Blockhead Dance
B4. X Rated – Routine
B5. Kandeggina Gang – Sono Cattiva
B6. Kandeggina Gang – Orrore
B7. Dirty Actions – Rosa Shocking
B8. Dirty Actions – Figli Del Demonio (Dirty Actions S-Ha)

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