Sanremo con Orrore le peggiori canzoni del Festival

Playlist: Le peggiori canzoni del Festival di Sanremo

Ultimo aggiornamento:

Il Festival di Sanremo per noi è un po’ come entrare in un negozio di caramelle. Un brivido di piacere che corre lungo la schiena per scoprire quali nuovi classici del brutto ci riserverà ogni edizione.

Abbiamo voluto raccogliere un po’ tutti i brani più rappresentativi, kitsch, fuori luogo o semplicemente brutti in una lussuriosa playlist. Dagli onnopresenti (ex) coniugi Carrisi fulminati sulla via di Cellino San Marco dal cattolicesimo ecologista, i piccioni di Povia, il vecchiume della mitica Squadra Italia, l’inesplicabile Turuturu, una Sabina Guzzanti fuori controllo, le indimenticabili stecche delle Lollipop, il patriottismo didascalico di Mino Reitano o di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, o un semplice inno all’amicizia di due vecchi amici/rivali come Little Tony e Bobby Solo. Sicuramente un succulento minestrone che accontenterà un po’ tutti i gusti.

Tracce:
01. Al Bano e Romina Power – Cara terra mia
02. Eiffel 65 – Quelli che non hanno età
03. Squadra Italia – Una vecchia canzone italiana
04. Danny Losito – Single
05. Povia – Vorrei avere il becco
06. Alessandro Canino – Brutta
07. Jo Chiarello – Che brutto affare
08. Francesco e Giada – Turuturu
09. Sabrina Salerno e Jo Squillo – Siamo donne
10. Orietta Berti – Futuro
11. Mal – Sei la mia donna
12. Gazosa – Stai con me (Forever)
13. Emanuele Filiberto, Pupo e Luca Canonici – Italia amore mio
14. Sabina Guzzanti e la Riserva Indiana – Troppo sole
15. Luis Miguel – Noi ragazzi di oggi
16. Jovanotti – Vasco
17. Lollipop – Batte forte
18. Elio e le Storie Tese – Dannati Forever
19. Jalisse – Fiumi di parole
20. Alessio Bonomo – La croce
21. Plastic Bertrand – Ping pong
22. Valerio Scanu – Per tutte le volte che…
23. Gitano – Pelle di luna
24. Daniel Sentacruz Ensemble – Allah, Allah
25. Mino Reitano – Italia
26. DJ Francesco – Era bellissimo
27. Maria Pia & the Super Zoo – Altri tipi di storie
28. Alessandro Canino – Tu tu tu
29. Povia- Luca era gay
30. Stefano Picchi – Generale kamikaze
31. Albatros – Volo AZ 5004
32. Beppe De Francia – Una storia da raccontare
33. Little Tony e Bobby Solo – Non si cresce mai
34. Flavia Fortunato – Casco blu
35. Franco Califano – Napoli
36. Orietta Berti e Giorgio Faletti – Rumba di tango
37. Giuseppe Cionfoli – Solo grazie
38. Future – Canta con noi
39. Nek – In te
40. Iva Zanicchi – Ti voglio senza amore

Mostra Commenti (13)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  1. Perché non inserite anche l’orrida esibizione di Daniele Battaglia, di cui non si trova più traccia neanche su YouTube? Che poi la canzone, “Voce nel vento” è pure bella ma la stonò dalla prima all’ultima nota.

    1. Mah, i gusti son gusti, ma mi permetto di dissentire sonoramente.
      Non giudico lo spettacolo “televisivo”, ma per quanto riguarda quello “musicale”, mia modestissima opinione, questo del 2019 è stato forse il miglior Sanremo degli ultimi 30 anni all’incirca ..
      a quest’ultima edizione è forse mancato il “pezzone/tormentone” di turno che possa spiccare su tutti (quel che era stato Gabbani negli ultimi anni), * ma come qualità media imho siamo a livelli tremendamente alti ; non so quante edizioni erano che il festival non ci proponeva almeno 10/15 canzoni tutte-degne-di-nota, vuoi per arrangiamenti vuoi per testi.

      *anche qui fino a un certo punto, perché ad es. Silvestri ed Achille Lauro, ma anche la Berté, hanno portato canzoni tutte agli antipodi tra loro, ma che nulla hanno da invidiare quanto ad airplay.

      1. Hai detto bene, i gusti son gusti. Per quel che mi riguarda l’ultimo decente fu quello del 2000, vinto dagli Avion Travel, tanta roba quel gruppo

  2. A parte che Fiumi di parole non è affatto così brutta (l’ironia sui Jalisse è tutta basata sul fatto che vennero dal nulla, vinsero e al nulla ritornarono mentre ancora tutti si chiedevano “ma chi cazzo sono questi”, ma la canzone è meglio di tante altre canzoni, pure tra le vincitrici), ma soprattutto che ci fa La croce di Bonomo in questa lista? Magari non è un capolavoro tipo Vacanze romane, ma soprattutto in quell’edizione fu una canzone originale, con un testo interessante e aliena alle romanze melodiche con acuto tipiche della manifestazione.

    1. Fiumi di parole non è molesta, ma è un maldestro plagio di Listen to Your Heart dei Roxette, così come il pezzo (meno fortunato) di Beppe De Francia ruba a piene mani dalla Lambada. La croce di Alessio Bonomo è certamente coraggiosa ma quel «Roba da spaccargli un palo in mezzo agli occhi» e di «baciare la terra coi ginocchi» è raggelante.

SUPPORTACI

Ti piace Orrore a 33 giri? Abbiamo voluto essere sempre indipendenti e per questo non abbiamo pubblicità sul sito. Se vorrai puoi aiutarci a sostenere le spese di hosting con una piccola donazione su Ko-Fi o PayPal. Grazie!

SEGUICI QUI