Nadia Cassini (vero cognome Muller) arriva in Italia ad inizio degli anni ’70 per un breve periodo per poi farvi ritorno a metà del decennio salendo alla ribalta grazie alle doti che madre Natura le ha gentilmente donato e che non ha pudore nel nascondere su riviste come Playboy e Playmen che la lanciano con lo slogan “Il sedere più bello del mondo”.
Partecipa inevitabilmente a diverse commedie sexy di genere come “L’insegnante balla… con tutta la classe”, “L’infermiera nella corsia dei militari” e “La dottoressa ci sta col colonnello”, con il ruolo stabile della bella ingenua al fianco di Lino Banfi, suo partner quasi fisso, evitando sempre il nudo integrale, ma grazie al fisico prorompente entrò comunque a pieno diritto nell’immaginario erotico a cavallo tra gli anni ’70 e ’80.
Nello stesso periodo prese parte anche a qualche trasmissione televisiva, ma il suo carattere difficile e scontroso e la difficoltà di esprimersi in italiano posero fine quasi subito alla sua carriera nel piccolo schermo.
Nel 1982 viene pubblicato il trascurabile 45 giri “Quando (mi sto innamorando)”, sigla del programma televisivo Ridiamoci Sopra in onda su Canale 5, il cui lato B cela un magnifico brano dal titolo già stimolante: “A Chi La Do Stasera”.
La canzone è una languida ballata erotica, cantata in un italiano un po’ stentato ed impreziosita da un solo di sax dal sapore prettamente papettiano, che serve da perfetto sottofondo per il testo sussurrato dall’attrice/soubrette che, come per i suoi personaggi cinematografici precedentemente interpretati, gioca ingenuamente con l’ascoltatore: “a chi la do stasera, la mia felicità… a chi la do stasera, questa mia nostalgia…”.
Il brano è stato omaggiato qualche anno dopo dagli Squallor con una parodia un po’ sopra le righe intitolata “A Chi Lo Do Stasera”, apprezzabile l’intento, ma il brano non è nemmeno lontanamente paragonabile all’originale.