Aggressiva come una pantera, sensuale come un pitone. Con questo singolo del 1983, Marcella Bella abbandona definitivamente le sue montagne verdi per approdare al Motel Agip.
Sì perché questo brano eroticissimo lascia davvero poco spazio all’immaginazione. Si parla di una donna schiava del sesso che si chiude in camera perché altrimenti zomperebbe addosso a qualunque essere vivente dotato di pollici opponibili.
Questo scandaloso tema è mitigato dal “garbo” e dalla “delicatezza” con cui il testo è scritto.
https://youtu.be/1c_4LHkNw9c
Ti rivedo sempre lì che mi dici che mi vuoi
La mia voglia è grande e scandalosa ormai
C’e’ una gatta accanto a me e non rinuncia lei
Nell’aria, ti scaccio ma ci sei
Voglia, tanta voglia dentro me
Una febbre che mi assale, io mi sento così male
Sono un essere che ama chi non c’è
Il valore è sempre uguale
Carne e anima impastata senza te
Aria, ti respiro ancora sai
Nell’aria, ti scaccio ma ci sei
Voglia, tanta voglia dentro me
Una febbre che mi assale, io mi sento così male
A che cosa non vuole rinunciare la gatta di a Marcella? Quale addestratore le ha insegnato a dire sì?
C’è solo una certezza: l’unico gatto vero è quello (morto) che Marcella aveva in testa per la foto di copertina del disco e nel video della canzone (altro capolavoro da recuperare assolutamente).