Tutti la ricordiamo. Tutti l’abbiamo canticchiata. Tutti conosciamo i palmi delle mani a fermo immagine. È questo o non è questo il tratto distintivo, se non identificativo, del colossale sex symbol mentone dell’estate 2004?
Luca Dirisio, classe 1978, Vasto (sì, non molti lo sanno, è in Abruzzo) è stato il burattino di un’estate ed è riuscito a scamparla per qualche tempo in più. Utilizzato, a suo dire, dai colossi dell’industria musicale e spremuto come un limone (la cui escrescenza del frutto che si prolunga in un vertice assomiglia guarda caso a un piccolo mento, ndr) ha dato tutto il succo che poteva dare, di cui la parte più polposa in questo indimenticabile pezzo.
E senza social network e senza internet è arrivato in ogni dove a dire che ci vuole Calma e sangue freddo, ma soprattutto è arrivato a vincere la più alta espressione di evento musicale italiano, il Festivalbar.
La canzone in realtà racchiude significati di alta concentrazione, self-confidence e richiami zen, la cui demarcazione sono senza dubbio le linee bianche e rosse che si video-installano nell’atmosfera tutta guglie gotiche dell’incipit.
Ma questo pezzo, ragazzi, ve lo assicuro, è molto, molto, molto di più. È ricerca di sé stessi, tenacia contro il cambiamento subdolamente imposto dalla società, è auto-determinazione e allo stesso tempo riconoscimento di una posizione comunque umile all’interno del contesto “vita”. È forza, ostacoli. Ostinazione. Verità. Diffidenza.
https://youtu.be/_vdRp-O1UCg
Per questo motivo, e solo per questo chiaro motivo, la massima coerenza è stata raggiunta mettendo la jeans Onyx e toppettino di turno a passeggiarsela lungo il fiume da sola e con la codona di capelli corposi. Perché sì, solo così è stato possibile abbracciare tutti i temi messi sul piatto dal Luca cantautore che tutti abbiamo ascoltato,e le cui parole hanno raggiunto il nostro tempio di bellezza interiore.
In sunto: la verità la stai sempre a inseguì, e poi non te la dà.
Ne esiste anche una versione in spagnolo, Calma y sangre fría. Sì, con lo stesso «Oh yo yo, oh yo yo».
Calma e sangue freddo
Cerco di trovare la mia identità
Senza chiedere aiuto, ma sono lontano.
Busso e non risponde neanche un’anima
Menomale che non ho paura del buio.
Non ho niente per me, ma non dispero.
Mangio solo pane e cattiveria ormai
E non è un buon motivo per esserne fiero.
Cammino da solo e non mi volto mai
Non posso perdere
Disposto a sbagliare solo per crescere, non soccombere.
Ci vuole calma e sangue freddo, calma yeeh
ci vuole calma e sangue freddo oh yo yo oh yo yo
Marca l’uomo tutta l’aggressività
Ma non posso privarmi del nome che porto.
Conscio di una brutta popolarità
Perché a volte mi faccio giustizia da solo
Odio nascondermi e mendicare,
credo solo in quello che fa bene a me
e non chiedo alla vita niente di speciale.
Cammino da solo e non mi volto mai,
continuo a correre,
Disposto a sbagliare solo per crescere, non soccombere
Ci vuole calma e sangue freddo,calma yeeh
ci vuole calma e sangue freddo oh yo yo oh yo yo
E prendo di mira il peggio, il futile, gli stolti e tutti i re,
Non presto favori per poi riceverne, per non soccombere
Ci vuole calma e sangue freddo,calma yeeh
ci vuole calma e sangue freddo oh yo yo oh yo yo