Avevamo lasciato Jovanotti alle prese con catene, cappellino da baseball al contrario e atteggiamenti da rapper e dopo nemmeno un anno sembra flirtare con il rock caciarone: stivali da cowboy, motociclette, bandiera americana (che più tardi sostituirà con quella di Che Guevara) e “vascorossismo” di rigore!
Se in “Jovanotti For President” Lorenzo sembrava a suo modo “avanti” e attento a quanto accadeva all’estero, nella versione rocker incarna lo stereotipo del classico ragazzo di provincia interessato ad uscire insieme “alla compagnia”, beccare qualche tipa, far rombare la motocicletta nuova (comprata dal papy) e atteggiarsi da duro ascoltando un classico e troglodita rockettone (i riferimenti al musicista di Zocca non sono puramente casuali).
Questo passo indietro culmina con l’imbarazzante partecipazione al Festival di Sanremo (piazzandosi 5º ) con il brano “Vasco”: apologia al suo nuovo (?) idolo, regalandoci un incipit che ha fatto storia:
Vai così, è una figata
perché una storia così
non c’è mai stata.
Anche se questo è il pezzo trainante l’apoteosi la si raggiunge in “La mia moto” con cui partecipa (e spopola) al Festivalbar grazie ad un videoclip-cortometraggio ed un ritornello che ha fatto epoca:
Sei come la mia moto
sei proprio come lei
andiamo a farci un giro
fossi in te io ci starei.
Ancora una volta Cecchetto ci vede giusto nel far rientrare la “novità Jovanotti” nel solco più tradizionale della musica italiana “da sbarco” riuscendo a vendere ben 600.000 copie del disco.
Tracklist:
01. Vai così (jingle)
02. La mia moto
03. Bella storia
04. Cowboy
05. Scappa con me
06. Vasco
07. Il capo della banda (1° parte)
08. Spacchiamoci le orecchie
09. Staera voglio fare una festa
10. Ci provo gusto (e il basso pompa)
11. Ci si skiaccia
12. Il capo della banda