«Primo Teurgo della Chiesa dei Viventi, Gran Maestro dell’Ordine Teurgico di Elios (fondati da lui stesso ndV), Presidente Europeo dell’Ordre des Occultistes d’Europe (O.D.O.D.E.) e Nazionale dell’Ordine degli Occultisti d’Italia (O.D.O.D.I.), del Centro Italiano di Studi Astrologici (C.I.S.A.) e dell’Unione Astrologico-Occultista d’Italia (U.A.O.D.I.), Fonte di Vita e di Salvezza, Dispensatore di Verità Archetipa, Luce dei Viventi». Di chi stiamo parlando? De Il Divino Otelma ovviamente!
Questa la modesta presentazione del Divino (ex Mago) Otelma che, dopo un passato da politico nel Partito Radicale e dopo essere diventato uno dei personaggi cult del tubo catodico tricolore, lascia la sua impronta nel firmamento musicale.
Il suo primo disco arriva dopo un po’ di singoli pubblicati nel 2005 (Potenza sessuale 3000 e Prendi la fortuna) e la collaborazione (in realtà solo 3 secondi) con i Passi Falsi nel loro singolo Il tormentone datato 2004. L’album, sotto etichetta BIT Records, è fatto a immagine e somiglianza del suo interprete e ci immerge in un mondo parallelo: kitsch come i suoi vestiti di dubbio gusto e delirante come i suoi discorsi e il suo vocabolario con quella pazzia borderline tra il “ci è” e il “ci fa” che da sempre lo caratterizza (ricordate i folli rituali durante le trasmissioni delle allora reti Fininvest?).
L’album è un must have per i musicofili dal palato fino, offrendo esattamente quello che ci si aspetta: musica (in)volontariamente demenziale a base prettamente elettronica, facile da canticchiare, mischiata a deliri senza senso tanto cari al nostro amato Divino Otelma.
Dopo l’intro Sigla divina di cui Alan Silvestri potrebbe chiedere i diritti perché identico al tema di Ritorno al Futuro, il dott. Marco Amleto Belelli (il vero nome di Otelma, che non è altro che l’inversione del suo secondo nome) snocciola una dopo l’altra canzoni che entrano nel cervello dell’ascoltatore con effetto lobotomizzante, spingendoci a premere inevitabilmente il tasto play arrivati alla fine.
Ancora oggi non mi capacito di come un brano del calibro di Prendi la fortuna sia stato respinto dalla giuria sanremese, forse perché sicuro vincitore? Una melodia semplice e memorizzabile, una base elettronica, un efficacissimo ritornello con ciliegina sulla torta la citazione fantozziana «uacciuuariuari, uacciuuariuari» et voilà la hit è confezionata.
A ruota seguono Potenza sessuale 3000 (un vero e proprio rituale propiziatorio a base techno), Ti infilo una candela rossa (dove secondo voi?), l’internazionale Te busco entre la gente cantata assiemea a Beppe Giampa (compagno di etichetta di Otelma che però nella sua biografia si dimentica accidentalmente di menzionare tale collaborazione, ma siamo qui noi a ricordarglielo) e il liscio sintetizzato de Il gelato.
Poco importa se non mancano inutili riempitivi e se tutto l’album è letteralmente sepolto da kili di vocoder dalla prima all’ultima traccia per cercare di non far stonare troppo il Divino Otelma che si cimenta anche in un rap sciagurato (Piano piano) andando più volte in crisi aerobica, non sapendo respirare correttamente, in fondo non è quello che chiediamo a questo bolso signore di mezza età?
Un disco a suo modo imperdibile che dovete ascoltare almeno una volta nella vostra vita, o meglio come direbbe il nostro: «Utor Kalem, Itor Ausim, Olim Peror, Otelma Isi Tau».
Tracce:
01. Sigla divina
02. Prendi la fortuna (original mix)
03. Il gelato
04. La ballata della coniglietta rosa
05. Il tormentone (Vs. Passi Falsi)
06. Piano piano (feat. Simona Sposato)
07. Call Me
08. Potenza sussuale 3000 (live mix)
09. L’inferno siamo noi
10. Te busco entre la gente (Vs. Beppe Giampa)
11. Buscando la felicidad
12. Ti infilo una candela rossa
13. Potenza sessuale 3000 (DJ Maxwell radio rmx)
14. Prendi la fortuna (instrumental mix)
15. Uscita divina