il culo di mario dovete

Il Culo Di Mario – DOVETE (2016, CD)

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Il Culo di Mario dovete 2016Il Culo di Mario sono come una vecchia musicassetta dove però il fruscio di sottofondo è più interessante della musica.

Prendere, usare e non buttare via niente: lessico da scuola media, videogiochi a 8 bit, improvvisazioni, rime a caso, filastrocche per bambini. Le parole diventano suono, il suono diventa una scusa per un happening dove i Germs jammano con Pippo Franco mentre in TV passano sonnolente le repliche delle televendite di Giorgio Mastrota e i Devo sono intenti a cablare le chitarre con l’iPhone.

Il funkadelico mondo cibernetico di DOVETE (rigorosamente in stampatello) è la versione punk di Prince dopo avergli fatto trascorrere una settimana nelle docce del carcere di San Quentin. È l’esaltazione del “momento” sopra la “perfezione formale”, è rock’n’roll. Vero e proprio Idraulico Liquido per le orecchie delle nuove generazioni bistrattate dai talent show e una pisciata in testa alle nuove popstar che hanno più paura di non piacere al pubblico piuttosto che preoccuparsi di creare qualcosa di personale.

Il Culo di Mario non inventa nulla. Tutto esiste già e a loro va benissimo così, anche perché sono troppo impegnati a creare e cesellare strati di suoni e rumori per fotografare il loro mondo che non è affatto diverso dal nostro, cambia solo il punto di vista e il loro è chiaramente da tergo.

Come in un décollage di Mimmo Rotella le avventure sonore di questo primo capitolo di una prossima trilogia si scoprono solo se contrapposte l’una all’altra, mentre prese singolarmente sono solo vecchi brandelli lo-fi di pop consumato.

Nettunus, Siluri e soprattutto Uragano su Milano hanno indubbiamente il groove giusto per fare breccia anche tra un pubblico (un po’) meno di nicchia; il resto è inevitabile nécessaire di contorno, dove una cosa assurda e deliziosa come Suavecito passa ingiustamente inosservata se non dopo diversi ascolti.

Con questo piacevolmente rancido DOVETE de Il Culo di Mario si conferma essere l’insalata russa scaduta dell’indie rock italiano. Per noi un invidiabile primato.

Tracce:
01. Eccoci
02. Generazione 1.5
03. Siluri
04. Nettunus
05. Life As We Know It
06. Uragano Su Milano
07. Non Sto Calma, Va Bene?
08. Suavecito
09. Ti Ho Dato Tutto
10. Romano
11. Coco Tutugno
12. Donkey Congo

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