Intorno al cambio di millennio, forse timorosi della fine del mondo (“mille, non più mille” diceva una vecchia profezia), il musicista e discografico tedesco Frank Peterson (già negli Enigma all’epoca di “MCMXC a.D.” con lo pseunonimo di F. Gregorian) ebbe la brillante idea di mischiare musica new age da supermercato, pseudo canti gregoriani e successi pop da classifica sotto il brand Gregorian. Il risultato di questa risibile idea furono una ventina di album, una decina di home video, tour a ripetizione e decine di migliai di copie di dischi vendute in giro per il mondo.
Per sfruttare questa ondata di spiritualità pop ecco che in Inghilterra quache buontempone decide di dare vita ai Gregorian Chants, ovvero una squallida fotocopia dell’originale a partire dal nome sino ad arrivare alla grafica e ai font del disco, degna della migliore guerriglia a colpi di marketing.
Non poteva però mancare il tocco British alla faccenda e quindi per “differenziarsi” dall’originale ecco che arrivano 12 brani direttamente dal repertorio dei quattro di Liverpool, perché si sa le canzoni dei Beatles poco o tento vendono sempre e comunque.
Questo “Songs Of The Beatles” pubblicato dalla Elap Music (casa discografica danese) a un anno esatto dal successo mondiale del progetto Gregorian è quindi la classica patacca degna della peggior bottega cinese, tra una tuta dell’Adibas e delle scarpe Rebook. Ironia della sorte questa non è neppure l’unico tributo ai Beatles in versione canto gregoriano: se cercate “Beatles Gregorian” in qualsiasi store digitale o su YouTube salteranno fuori manciate di album. Tra tutti (sì, gli abbiamo ascoltati) noi suggeriamo senza indugio “The Beatles Gregorian Songbook” che almeno non ha le basi midi ed è veramente inquietante.
Scopriamo inoltre che quello delle versioni gregoriane di successi pop è un vero e proprio sotto-filone: se cercate troverete cover a tema di Céline Dion, Simon & Garfunkel, Barry White, Queen e anche Metallica! Ok, noi ve l’abbiamo raccontato. Ora sta a voi trovare il coraggio di ascoltarli. E fidatevi, questa è solo la misera punta dell’iceberg. A questo punto non possiamo fare altro che aspettare che esca una versione di canti gregoriani dei classici del black metal.
Tracklist:
01. Yesterday
02. Hey Jude
03. Love Me Do
04. Nowhere Man
05. Girl
06. Blackbird
07. And I Love Her
08. In My Life
09. Michelle
10. The Long And Winding Road
11. The Fool On The Hill
12. Across The Universe