Ci do che ci do che ci do non è solo una canzone, ma anche il tema sonoro durante i titoli di testa del film Acapulco prima spiaggia… a sinistra di Sergio Martino, il titolo più famoso del piccolo catalogo cinematografico della celeberrima coppia comica bolognese composta da Gigi (Sammarchi) e Andrea (Roncato).
Capirete bene che qua ci troviamo in una zona che ribolle di cult che più cult non si può. Ma ragioniamo con ordine.
Gigi e Andrea compongono un duo comico che ai suoi tempi, fine anni ’70 e per tutti gli anni ’80, ottenne un discreto successo, sufficiente a mandarli avanti nel panorama televisivo e cinematografico, ma a parte due o tre lavori il resto della loro carriera è caratterizzato da prodotti che sono rimasti nella mente solo dei più affezionati. Da decenni i due hanno poi intrapreso carriere separate salvo qualche sporadica reunion: Sammarchi è lontano dai riflettori mentre Roncato vive una seconda popolarità grazie alla sua partecipazione alle fiction targate Rai.
Come già detto, è Acapulco prima spiaggia… a sinistra è senza dubbio il loro film più noto (senza contare le loro apparizioni ne I pompieri e L’allenatore nel pallone) e già questo è tutto dire perché si tratta di una classica commedia all’italiana apprezzata da chi ama il filone e odiata da chi lo schifa, la cui parola d’ordine è una sola: l’inconsistenza.
La trama, per dirla in maniera semplice e drastica, vede la coppia di trentenni disoccupati Gigi e Andrea sognare di andare ad Acapulco, ma essendo squattrinati devono accontentarsi della spiaggia di Cesenatico per cercare di rimorchiare qualunque persona di sesso femminile respiri, siano esse mogli, madri, tabaccaie, turiste, giovani, meno giovani… Stop. Questo è il film. In tutto il suo splendore.
E l’inconsistenza sta anche alla base della canzone cantata da entrambi, il cui titolo sta a indicare il tormentone ripetuto da Andrea per buona parte del film. Intendiamoci, quando si parla d’inconsistenza non si vuole per forza di cose darne un’accezione totalmente negativa, ma sta a indicare come pellicola e canzone si reggano in piedi veramente sul nulla, solo un’idea appena accennata e che viene ripetuta in loop.
https://www.youtube.com/watch?v=fhlCC9jfR3Y
Musicalmente parlando Ci do che ci do che ci do ha una base elettronica poverissima ma orecchiabile e che in fondo funziona, i due si affidano più al recitato che al cantato e ciò che rende divertente l’insieme è il loro modo d’esprimersi, che è un po’ la cifra stilistica della loro comicità. Gigi fa la parte dell’uomo galante e romantico («Sogno una donna / che sia fragile e snella / tenera e pura / innocente e bella»), mentre Andrea interpreta l’assatanato un po’ rozzo («La palpo tutta / la bacio sul collo / per farle un piacere / le tasto il midollo»). Completa il tutto il ritornello «Viva le donne che son come l’acqua santa / quando le tocchi il miracolo non manca», unica parte cantata e ripetuta come un mantra salvo variazioni che però fanno riferimento ai vari personaggi del film.
In fondo Ci do che ci do che ci do è il perfetto compendio alla pellicola che se troverete povera, squallida e ridicola vuol dire che non fa assolutamente per voi. Tutti gli altri troveranno di che divertirsi.