Gabibbo le sigle storiche del Gabibbo

Gabibbo – Le Sigle Storiche del Gabibbo (2008 – CD)

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Gabibbo le sigle storiche del GabibboForse per puro caso più che per spirito filologico, ma fatto sta che questa volta la Universal ha prodotto un disco davvero croccante. Di che cosa stiamo parlando con tanta enfasi? Difficile da credersi ma di “Veline”, la nuova compilation legata allo spin off estivo di “Striscia la Notizia”. No, tranquilli non ci siamo rincoglioniti, della raccolta non ci frega assolutamente nulla, quello che vale il prezzo dell’acquisto è il bonus disc intitolato “Le Sigle Storiche del Gabibbo” che raccoglie le migliori canzoni del famoso pupazzone rosso ideato da Gero Caldarelli a inizio anni ’90 “ispirandosi” a Big Red, mascotte della Western Kentucky University con cui Mediaset-RTI e Giochi Preziosi hanno in corso una causa per plagio.

Inizialmente il Gabibbo, la cui voce parlante è di Lorenzo Beccati mentre quella cantante è di Antonio Ricci, è stato utilizzato solo come mascotte del TG satirico, poi si è stato trasformato in un inviato speciale del TG stesso con il compito di smascherare le piccole/grandi magagne della Penisola, ma contemporaneamente ha preso parte anche ad altre trasmissioni televisive, diverse televendite e spettacoli live; sin dal suo debutto sul piccolo schero è però stata chiara la sua vocazione per la musica interpretando la sigla di chiusura di “Striscia la Sotizia” e quasi inevitabilmente nel corso degli anni ha finito per incidere diversi album.

 

Gabibbo le sigle storiche del Gabibbo

Senza troppa sorpresa oggi i dischi del Gabibbo sono merce rara, soprattutto in formato CD visto che in pochi si sono presi la briga di comprarli anche quando si trovavano a pochi euro nei cestoni dei supermercati (io sono uno di questi e mi maledico). Finalmente oggi arriva questa raccolta che permette a tutti gli appassionati di poter riascoltare le sigle più famose, a partire dalla primissima “Ti spacco la faccia” e a seguire tutte le altre come le terribili “Fu fu dance” e “Formaggi selvaggi”, “La rumenta”, fino ad arrivare alla recente “La tribù – Canzone pop…ulista”.

Tutto bene quindi? Beh non proprio, manca almeno un brano fondamentale come “My name is Gabibbo” che avrebbe dovuto essere inserito per avere una retrospettiva completa, in questo modo ci troviamo davanti a un prodotto sicuramente interessante, ma è come guardare la Vittoria di Samotracia (la famosissima Vittoria alata conservata al Louvre per intenderci): bella e affascinante ma pur sempre una statua fatta a pezzi, ben lontana dallo splendore dell’opera completa.

Tracklist:
01. Ti spacco la faccia (1990-1991)
02. Ma sei scemo (1991-1992 )
03. Le tasse (1992-1993)
04. Hai capito cocorito? (1993-1994)
05. Fu fu dance (1994-1995)
06. La rumenta (1995-1996)
07. Caramelle (1997-1998)
08. I nostri (1998-1999)
09. Puzzoni (1999-2000)
10. Formaggi selvaggi (2000-2001)
11. Euregghe (2001-2002)
12. Specchietti (2002-2003)
13. Sirenone (2003-2004)
14. Menti brulicanti (2004-2005)
15. Le cozze (2005-2006)
16. Mazzachere (2006-2007)
17. La tribù – Canzone pop…ulista (2007-2008)

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