Flavia Vento è un personaggio che suscita tristezza e compassione, mista a rabbia.
La soubrette romana dopo un po’ di gavetta come modella, raggiunse la fama nel programma Il Lotto alle Otto (1999) dove impersonava la Fortuna limitandosi ad entrare in scena senza fare nulla. Da allora la sua carriera ebbe una grande svolta diventando la prima “valletta sotto il tavolo” nel programma Libero di Teo Mammucari, durante il quale rimaneva chiusa in una specie di gabbia di plexiglas per tutta la durata del programma, solo per uscirne di tanto in tanto facendo la parte della decerebrata.
Questo ruolo di soprammobile di carne diventerà il suo marchio di fabbrica anche perché quando la bella Flavia apre bocca sono dolori misti a grasse risate, qualunque sia l’argomento trattato.
Ma il mondo della televisione è, alle fine, una grande mamma e per personaggi di questo calibro non può non aprire le porte per i due sbocchi creativi più ovvi: la politica e la musica.
Se è vero che chiunque può incidere un disco (o una canzone), soprattutto se si tratta di una bellezza catodica, è anche vero che una candidatura politica non si nega a nessuno e Flavia, dopo aver simpatizzato per la Margherita di Francesco Rutelli (ai cui militanti regalò un indimenticabile intervento durante un congresso con frasi del tipo: “ultimamente il mio rapporto con la politica si è ampliato tantissimo, soprattutto dopo l’11 settembre, io guardo i TG tutto il giorno, mi vedo TG1, TG2, TG3, TG4, TG5”, “io metterei anche la mia faccia per… per degli ideali… che sono, appunto, la guerra. Io sono assolutamente contro la guerra”, “so che in Italia ci sono molti combattimenti di animali… di cani… e questa è una cosa che veramente per me non ci dovrebbe essere più. Quindi: una legge più severa nei confronti degli animali… Perché veramente gli animali sono i migliori amici dell’uomo…”) alle elezioni regionali del 2005 la troviamo inspiegabilmente in lista tra le fila nel Nuovo PLI, che appoggiava la candidatura di un certo Francesco Storace, ottenendo ben 27 preferenze!
https://youtu.be/LKst34QEYsc
Se la sua carriera politica è naufragata ben presto che cosa potremmo dire delle sue velleità di cantante? Nel 2001 la CGD non si lascia scappare l’occasione di pubblicare il suo primo e unico CD singolo “Moreno”; la nostra ci delizia con un brano, non certo inaspettatamente, latineggiante, visto che la musica latina è assurta a refugium peccatorum per tutti i VIP aspiranti cantanti.
La voce piuttosto afona della Vento sciorina liriche alternando inglese e spagnolo ripetendo le stesse frasi sceme per tutta la durata del brano:
Baby I love you
baby I need you
baby I want you
…tonight
Chico yo te quiero
chico yo te amo
chico te deseo
…esta noche
Oh Moreno
yo te quiero



Ovviamente (ma non più di tanto) il disco è stato un fiasco totale, non perché sia molto peggiore delle altre canzoni da spiaggia, ma per via del personaggio Flavia Vento che appare drammaticamente inconsistente e privo di qualsivoglia credibilità in ogni campo e quindi assolutamente invendibile se non per riviste come Playboy (per cui ha posato nel 1999) o trasmissioni come Porta a Porta dove è impegnata ad interpretare (apparentemente senza troppe difficoltà) la parte della bella bionda stolta.