Sul finire degli anni ’80, dopo essere stato scoperto dal buon Claudio Cecchetto, Fiorello inizia a condurre la trasmissione radiofonica Viva Radio Deejay ed è qui che la sua carriera inizia a decollare.

Proprio in quegli anni, intravedendo le sue ancora acerbe capacità di performer a tutto tondo, il suo mastermind decide di lanciarlo anche nel mondo della musica. Visto che l’ex animatore turistico all’epoca era ancora in piena gavetta, decide di fargli incidere un disco andando sull’usato garantito, sicuro del successo immediato.
Nel 1989 ripesca quindi dagli scaffali impolverati la sua Gioca Jouer e gliela fa ricantare così com’è. Peccato che il pubblico non avesse per niente voglia di sciropparsi nuovamente quel fastidioso tormentone e l’operazione non ebbe il successo sperato.
Basterebbe questo flop per spenderci delle parole? Ovviamente no, e difatti voi ci fiondiamo sul lato B dove troviamo una quasi insospettabile Sport Version. Qui troviamo Rosario Fiorello impegnato a imitare i radiocronisti sportivi più famosi dell’epoca in un ipotetico commento della «Coppa Jouer» (ebbene sì).
A partire dal 1992 il fenomeno Fiorello esploderà grazie al successo del Karaoke, e continuerä in parallelo anche la sua carriera di cantante con i suoi (inspiegabilmente vendutissimi) album di cover dove imitava i cantanti più noti. Senza motivo apparente nel 2008, però, Fiorello recupererà il Gioca Jouer legandolo questa volta all’attualità e trasformandolo nell’esilarante Ignazio Jouer, ovvero una delirante versione guerrafondaia in cui Rosario imita l’allora Ministro della Difesa Ignazio La Russa. Forse la migliore cover di questa canzone.