
Insomma un fenomeno pop a tutti gli effetti, dotato di un fisico che non passa inosservato (anche se non esplosivo) e di un rapporto aperto quanto sfacciato con il sesso, almeno per il pubblico più benpensante.
https://www.youtube.com/watch?v=aA4N__u8smM
Tra questi ultimi rientra sicuramente Filippo Compatti, misconosciuto interprete che disgustato dagli usi e costumi della biondissima ungherese sputa tutto il suo disprezzo in due minuti e mezzo a suon di funk-rock. Al grido di “…e ricorda di infilarti le mutande” il nostro cerca di smontare il mito dell’insaziabile vogliosa dal viso fanciullesco, adducendo che si tratta in realtà di un prodotto vuoto e costruito a tavolino per i maschi sessualmente repressi, senza limitare evitabili cadute di stile.
https://www.youtube.com/watch?v=Hgkq58tji5Q&feature=youtu.be
Dopo tanto ben di Dio il lato B è un soprendente toccasana con la strumentale “Rock Noise”, un’eccellente cavalcata funk rock dai toni spaziali che per certi versi ricorda alcuni episodi di “Turn Radio On” di Jean-Pierre Massiera e Armando Torelli.
Sappiamo tutti come sia andata a finire e ironia della sorte, se oggi qualcuno rispolvera il nome di Filippo Compatti non è per le sue capacità artistiche, ma solo perché ai tempi che furono si è autodefinito come “l’anticicciolino”.