Tutti conosciamo la storia e la nascita degli Elio e le Storie Tese: gli anni ’80 a Milano, le prime canzoni di culto e i primi concertini, talmente mitologici da circolare per anni su audiocassette passate di mano in mano tra amici e compagni di scuola. Sebbene la band esista ufficialmente dal 1980, è fatto noto che nei primissimi anni Rocco Tanica abbia collaborato con i La Bionda sui dischi dei Righeira, prima come keyboard & drums programmer nella canzone L’estate sta finendo, poi come autore e pianista di alcuni brani del loro LP Bambini forever.
Quello che forse non tutti sanno è che anche Elio, probabilmente spinto da Tanica stesso, ha avuto una breve avventura con la italo disco e con il pop da chanson: esistono infatti due brani poco noti firmati dal nostro Stefano Belisari.
Il primo è datato 1983, si chiama Wayout! ed è uscito a nome Bryvan Stage per la Thick Record, sottoetichetta della mitologica label Il Discotto. La musica è di Sergio Conforti (vero nome di Rocco Tanica) mentre il testo è di Elio. Le sonorità sono quelle tipiche della prima italo disco, drum machine asciutte, bassi pulsanti e synth dappertutto. Anche il testo rispetta fedelmente i canoni del genere: liriche in inglese con frasi legate al mondo della discoteca ma apparentemente scollegate tra di loro, una strofa più parlata che rap e sul ritornello un bel coro femminile che canta cose senza senso. Ovviamente la amiamo. Il disco si trova facilmente ma è naturalmente molto ricercato dagli instancabili appassionati della italo disco in tutto il mondo, specialmente (e inspiegabilmente) in Messico e in Russia.
Due anni dopo, nel 1985, Elio ci riprova, stavolta firmando testo e musica di una chanson di pop più tradizionale: Io vivo così di Pippo Esposito, prodotta dal grandissimo Pino Albano (ovviamente alle tastiere c’è l’immancabile Sergio Conforti). Il brano è un gradevole e leggermente anonimo esempio di musica leggera dell’epoca, ma la cosa che più ci entusiasma è pensare che mentre Elio scriveva per questa canzone frasi come «Quando tu non ci sei dove vanno quegli occhi verde mare, quando tu non ci sei io quest’anima a pezzi mi farei, quando tu non ci sei bevo rabbia ricordi e temporali, quando tu non ci sei prendo a pugni la voglia che ho di te», nel frattempo scriveva anche brani diametralmente opposti come John Holmes, Cassonetto differenziato per il frutto del peccato, Silos e Pork e Cindy.
Da qui in poi quasi tutti gli sforzi compositivi di Elio saranno concentrati sulle Storie Tese, fatta eccezione per il glorioso inno dell’internazionale F.C. C’è solo l’Inter, da lui firmato per la sua squadra del cuore e interpretato da Graziano Romani; in questo brano peraltro Elio suona sia il piano che la chitarra. Il resto è storia.
Sono tanti gli esempi di musicisti e parolieri che agli esordi si cimentavano in produzioni per altri, chi per divertimento e chi invece per mangiare, soprattutto nel mondo della italo disco più terra-terra, ma lasciateci dire che non c’è niente di strano né da rinnegare in questi brani, che anzi testimoniano solo una particolare versatilità e adattabilità, caratteristiche comuni di molti dei più grandi artisti.
EDIT: un utente ci segnala nei commenti che in un’intervista del 2018 su Radio Popolare (precisamente al minuto 55) Rocco Tanica stesso racconta che entrambi i brani sarebbero in realtà scritti da lui ma che per questioni burocratiche (Tanica non sarebbe stato ancora iscritto in SIAE all’epoca) furono firmati da Belisari. Abbiamo chiesto informazioni direttamente a Rocco Tanica il quale, al netto del fatto che stiamo parlando di quasi quarant’anni fa quindi i ricordi potrebbero non essere del tutto precisi, conferma quanto precedentemente dichiarato su Radio Popolare, cioè che i due brani li ha scritti tutti lui.
Controllando l’archivio online delle opere SIAE ci rimane ancora un piccolo dubbio: Wayout! di Bryvan Stage è del 1983 ma è firmata Conforti-Belisari, mentre il brano di Pippo Esposito è del 1985 ma è firmata testo e musica da Belisari, il che potrebbe significare che Tanica era già precedentemente iscritto (ma allora perché non ha potuto firmare il brano di Esposito?) oppure più semplicemente si è iscritto dopo il 1985 e può aver fatto un deposito integrativo del brano Wayout! del 1983, ma perché non di Io vivo così?
La cosa più incredibile di tutta la vicenda è che proprio mentre stavamo approfondendo questi ultimi dettagli ci siamo imbattuti in un disco sconosciuto, di cui non vi sono altre tracce online (non era catalogato neppure su Discogs), uscito a nome Flivio D’Andrea e contenente due brani: E adesso vivo quest’estate e Viaggio. Indovinate da chi risultano firmati i brani sull’etichetta del disco? Ebbene sì: da Sergio Conforti! Purtroppo Rocco Tanica non ricorda di aver firmato e inciso questi brani e non è neanche del tutto sicuro che lo stile compositivo sia il suo, ha solo avanzato la possibilità che le sue firme sulle canzoni potessero essere parte di un cosiddetto “scambio merce”, una pratica comune nel mondo della musica per cui in cambio di una performance musicale, invece di ricevere soldi il musicista riceve dei punti SIAE su un’opera.
Siamo in ogni caso molto contenti di aver condotto una ricerca che ci ha portato da tutt’altra parte rispetto all’obiettivo iniziale, in un punto totalmente inaspettato, permettendo di scoprire due brani che pochissime persone avevano mai sentito prima.