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Formula: la canzone dance dedicata alla Ferrari e a Michael Schumacher

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Per un bel giro in autoscontro cosa c’è di meglio se non delle sgasate e musica dance? Voglio pensare che sia proprio questo che ha spinto il produttore austriaco Norbert Reichart a concepire questa assurda tamarrata, tanto improbabile quanto terribilmente magnifica.

DJ Visage – Formula (1997 – singolo)

Era il lontano 1997 e il fato volle che durante il gran premio di Monza il nostro incontrasse un giovanissimo DJ di belle speranze danese di nome Martin Sig. La passione per il mondo dei motori, le gesta sui circuiti di Formula 1 di Michael Schumacher, recentemente passato alla Ferrari, e probabilmente ettolitri di birra devono aver ispirato il noto produttore della scena dance mitteleuropea a concepire un brano che unisse il mondo della discoteca con quello dei motori. Una fusione “a freddo” effettuata piazzando i campionamenti dei rumori dei motori dei bolidi di Formula 1 come base ritmica della canzone.

Accompagnato dalle penne sapienti di quattro scafati caballeros dell’italo house del periodo (Fulvio Zafret, Mario Pinosa, Claudio Zennaro e Sergio Portaluri, autori di numerose hit nelle piste da ballo), Norbert Reichart crea così che un esplosivo instant classic. Probabilmente vergognandosi come un cane della mostruosità dell’operazione, ecco che il tutto viene nascosto sotto l’immagine di DJ Visage, nomignolo sotto il quale si nasconde Martin Sig.

Il risultato è Formula, un mix incredibile e ferale di strafottenza e zarraggine che gli esplose letteralmente in faccia. Forse obnubilati da massicce dosi di alcolici e/o sostanze non propriamente legali, tanti giovani si misero a ballare scatenati sulle note di Formula, lanciandola in pole position… ops, in cima alle classifiche di vendita in Belgio, Paesi Bassi e Austria (con Francia e Australia a seguire).

Non contenti di aver impestato l’etere di 80 nazioni con questa roboante vaccata ecco che l’anno successivo per accaparrarsi maggiormente i favori del pubblico germanico il brano viene ripubblicato come Formula ’98 arricchito questa volta dal commento (in tedesco) delle mirabolanti performance di Michael Schumacher. Quando le realtà supera la fantasia. Ovviemente anche questa “nuova” versione fu un enorme successo lanciando definitivamente il nome di DJ Visage nell’olimpo dei truzzi.

Visto l’incredibile popolarità ottenuta DJ Visage sul finire del 1998 torna sul mercato con un nuovo singolo buttandola, non troppo inaspettatamente, sul sesso. Geil! (Let Me Be Your Sexual Healing…) è in fin dei conti un’onestissima canzone eurotrance accompagnata da una pomposa campagna di lacio fatta di magliette e preservativi. L’anno successivo arriva poi The Return (Time to Say Goodbye), un versione trance di Con te partirò di Andrea Bocelli! Va da sé che questi singoli non si avvicinarono neppure al successo clamoroso di Formula, ma anzi fecero scivolare inesorabilmente DJ Visage nell’animato, ma non importa perché avrà sempre un piccolo posto nel nostro cuore.

Prima di chiudere é giusto ricordare come nel 1998, sull’onda del successo, Norbert Reichart decise di fare una una marchetta clamorosa pubblicando per il mercato finlandese una versione di Formula dedicata allidolo locale Mika Hakkinen. Non stiamo parlando di un pilota di Formula 1 qualsiasi, bensì l’acerrimo nemico in pista proprio di Michael Schumacher e l’unico che riusciva a tenergli testa. Ovviamente si tratta di un brutale copia-incolla dell’originale con il commento questa volta a cura del giornalista sportivo Matti Kyllönen.

Ora mi chiedo: visto che il pilota tedesco aveva riportato la Ferrari a vincere in Formula 1 dopo anni di oblio perché non realizzarne una versione italiana? Magari con il commento di Andrea De Adamich o Claudia Peroni? Decisamente un’occasione sprecata.

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  1. Anno 2001/2002:
    la sera tardi a volte andavo da un mio amico cuoco che aveva un ristorante gestito coi fratelli ed il padre; arrivavo quando i clienti se ne erano già andati, quindi ci sedevamo a un tavolo a chiaccherare e bere qualche birra.
    Era abbastanza frequente che passasse a trovarci Ablu, uno storico bangla di quelli che vendono rose e accendini nei ristoranti e che aveva anche lui terminato il turno di lavoro. Siccome era molto cordiale ed era simpatico a tutti si fermava per qualche minuto in compagnia a bere qualcosa. Durante questi incontri il fratello pizzaiolo del mio amico (un tipo paffuto con la faccia simpatica e bonacciona) usava mettere questo pezzo nell’impianto del locale ad alto volume e il bangla urlava “SCHUMAAACHEEER!!!!!” tutto galvanizzato e agitandosi in una scatenata performance, mentre il pizzaiolo rideva a crepapelle. Non so come sia nato il gioco tra di loro, purtroppo l’ho conosciuto già esistente.
    Scusate se vi ho tediato con questo racconto ma a tanti anni di distanza questa la mi fa ancora molto ridere.

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