Dopo il debutto di due anni prima sfruttando l’etichetta di gruppo punk, una line up rivoluzionata e il 45 giri di transizione “Indigestione Disko” la band capitanata da Enrico Ruggeri cambia definitivamente pelle con la partecipazione all’edizione di Sanremo del 1980 ottenendo riscontri entusiastici e un 4° posto con il brano “Contessa”, chiaramente ispirato dal cabaret tedesco degli anni ’20, canzone che catapulta il gruppo tra i big.
Nonostante gli orizzonti musicali dei nuovi Decibel fossero già stati messi in chiaro dal nuovo look molto dandy alla Knack e dal brano sanremese, fu con il successivo LP “Vivo da Re” che il pubblico prese coscienza del rinnovato spettro sonoro del quartetto, tra Roxy Music, David Bowie, Lou Reed, Japan, Kurt Weill, new wave britannica e scorie punk, il tutto incorniciato dai magnifici testi di poesia metropolitana ad opera di Enrico Ruggeri che spesso giocano con un’ironia borderline.
L’iniziale Il Mio Show varrebbe da sola l’acquisto dell’album portando a compimento il mix perfetto tra new wave e cabaret già accennato con Contessa e ripreso splendidamente anche in A Disagio con tastiere e sezione ritmica in primo piano. Le radici animalesche della band non sono affatto sopite e lo dimostrano Sepolto Vivo, il pezzo più punk mai inciso dal combo milanese, seguito dalla chiassosa quanto invidiabile cover Ho In Mente Te a cui fanno da contrappunto ballate mai scontate come Pernod, costruita su un dialogo basso-tastiere e la jazzata Peggio Per Te, primo esempio della passione di Ruggeri per i chansonnier francesi che tornerà di continuo nella sua carriera solista.



Il resto è un’invidiabile serie di ottimi pezzi new wave con un equilibrio perfetto tra synth e chitarre come Teenager, la sincopata Tanti Auguri, Supermarket o la meravigliosa Decibel, uno dei picchi assoluti dell’album assieme alla title track che riesce a fondere con un perfetto senso di continuità l’anima più melodica e quella più rock’n’roll.
Oltre alla musica sopraffina il poker d’assi è calato grazie alle line vocali sempre vincenti, ai testi ironici e intelligenti, ottimi esempi di lirismo metropolitano infarcito di anglicismi, e alla produzione cristallina ad opera di Shel Shapiro che non sarà certo Malcom Mclaren, ma che dietro al banco del mixer ha fatto un lavoro davvero splendido, tanto che il disco suona ancora fresco dopo 40 anni, cosa che non si può certo dire dei dischi solisti di Enrico Ruggeri e di gran parte del rock italiano dei successivi 15 anni.
In ogni caso un disco avanti per i tempi e ben superiore a gran parte del rock alternativo made in Italy attualmente in circolazione e che deve assolutamente entrare nella vostra discoteca nonostante sia colpevolmente fuori stampa da anni.
EDIT 2015 : finalmente qualche anima pia ha ripubblicato l’intero catalogo dei Decibel in digitale, godeteveli qui sotto!
Tracklist:
01. Il Mio Show
02. Supermarket
03. Pernod
04. Ho In Mente Te
05. Sepolto Vivo
06. Vivo da Re
07. Contessa
08. A Disagio
09. Teenager
10. Tanti Auguri
11. Peggio Per Te
12. Decibel