Sembra l’incipit di Solaris di Tarkovskij, l’acqua che scorre e sotto l’erba sottile e lunga che sembra vibrare, eppure, pensate un po’, tutto questo non ha nessun significato. Sì, perché è solo il video di una canzone stonata. E no, non sto citando il titolo.
Davide Maggioni è un tizio che suona rock progressivo con un sorriso ingombrante che si fa notare alla fine degli anni ’90 da Ron vincendo il concorso di Radio Italia Solo Musica Italiana “Elisir d’Autore”. L’esibizione raggiunge un tale grado di accuratezza che Ron stesso in carne, ossa e parrucchino non solo gli propone di entrare nella sua band ma gli dice di cambiare genere e di dedicarsi alla musica leggera. Scrivi Davide, scrivi, gli dice. Davide allora vedi cosa fa: acconsente e si applica. E nel 1998 durante la tournée teatrale di “Stelle”, gli propone i suoi pezzi. Ron risponde: “habemus album”.
L’album contiene proprio “Una canzone stonata”, il singolo che ha poi spopolato sulle radio e sulle reti televisive italiane da cui, guarda un po’, prende il titolo.
Grazie alla popolarità del brano Davide calca i palchi del Belpaese aprendo i concerti dell’amico Ron, passa a dire ciao in televisione e in radio e il video è in rotazione su All Music e Video Italia. Ormai è un VIP e questo gli dà il consenso popolare per poter fare un tour tutto suo e per portare in giro la hit per la penisola (no, a Festivalbar non ci arrivò mai).
La canzone è un inno alla sfortuna: la ragazza non lo vuole, la gente non lo capisce, la famiglia non lo capisce, va a scopare in camporella e si dimentica il plaid, quindi l’erba lo graffia e gli punge il culo. Minacce di suicidio, espressioni che fan pensare a una evidente coda di paglia quando fa riferimenti alla droga e proverbi popolari fanno da contorno a un pezzo che è una hit probabilmente perché nel ritornello contiene le parole ideali dell’italiano medio: amore, culo, mia madre, drogarti, poesia, ho bisogno di te.
La parte più bella secondo me è quando dice: “Dammi un diapason”. Frase a cui non credo che qualcuno gli abbia mai risposto.
Prima di dedicarsi full time a fare lo “scopritore di talenti”, Davide Maggioni ha il tempo per incidere nel 2003 un secondo album dal titolo profetico “Collaudami il cuore” ma soprattutto per produrre l’imbarazzante “Non si cresce mai” duetto geriatrico presentato senza troppa fortuna al festival si Sanremo dello stesso anno dagli inossidabili Bobby Solo e Little Tony.
A voi l’ascolto, gente.
Una Canzone Stonata
La mia ragazza non mi vuole più vedere
Perché dice che io sono solo un incapace
Che non ho le palle quadre, che non son fedele
Quando ormai da cinque anni lei si fa il quartiere
Il mondo già da tempo non ha più sapore
Questa vita è come un piatto vuoto da leccare
La gente non mi guarda non mi sa capire
Forse avrei bisogno anch’io di stare un po’ più fuori
Fare l’amore nei campi di grano
Con l’erba che ti graffia e che ti punge il culo
Mia madre che mi dice: “Perché fai il cantante?
Non potevi drogarti, come tutti gli altri, tu”
Io non so che cos’è, ma ho bisogno di te
Perché c’è una canzone stonata
Dammi un po’ di poesia, per favore vai via
Che non riesco più a mettermi in nota
Il mondo non è come me lo immaginavo
Qui di posto non ce n’è per chi non ha capito
Che l’abito fa il monaco, il denaro il resto
E svegliati veloce se no resti a letto
Potrei sempre guardare il lato positivo
Ma non ho le lenti per vedere da lontano
Potrei finirla qui con una corda al collo
Ma sarebbe peggio e poi non sono mica matto
Fare l’amore nei campi di grano
Con l’erba che ti graffia e che ti punge il culo
Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace
Ma cos’è che piace? Non si capisce più…
Io non so che cos’è, ma ho bisogno di te
Perché c’è una canzone stonata
Dammi un po’ di poesia, per favore vai via
Che non riesco più a mettermi in nota
Non lo so come va, ma ho bisogno di un la
Perché devo accordarmi col mondo
Dammi un diapason… tu! che non se ne può più
Di sentire stonare il mio canto
[Fare l’amore nei campi di grano
Fare l’amore nei campi di grano
Fare l’amore nei campi di grano
Con l’erba che ti graffia e che ti punge il culo
Mia madre che mi dice perché fai il cantante
Non potevi drogarti come tutti gli altri
Con l’erba che ti graffia e che ti punge il culo
Fare l’amore nei campi di grano