La prima prova discografica di David Hasselhoff è contemporaneamente la migliore della sua lunga discografia e la più patetica. Il mitico Michael Knight ce lo ritroviamo piazzato sulla copertina dell’album con il suo sguardo da manzo che imbraccia una Gibson Explorer sul cofano di una vettura nera che, guarda caso, ricorda l’auto dei sogni K.I.T.T. sua fedele compagna di avventure.
Il disco mantiene le aspettative (quali, vi chiederete voi) e difatti si dimostra un insulso frullato di rock radiofonico, pop insipido e slanci AOR, delineando sin dal principio il limbo sonoro nel quale piacerà sguazzare a The Hoff.
La title track è il perfetto summa del nulla hasselhoffiano in pieno stile Frank Stallone (quindi poi non tanto male considerando il resto), la scatenata “Do You Love Me” non è molto di più che un brutto scherzo, forse registrato in una notte alcolica del nostro su una base per karaoke, mentre ascoltando l’inenarrabile ballad “Any Kind of Love at All” ci si imbarazza per l’attore americano che si trasforma magicamente in un perfetto cantante da matrimoni accompagnato dalla voce di Catherine Hickland (che impreziosisce anche “Our First Night Together” per la quale è stato girato anche un imprescindibile videoclip e la cover conclusiva “Let It Be Me” inserita addirittura in una puntata di “Knight Rider” dallo stesso titolo); il resto è puro decorativismo sonoro da quattro soldi estremamente kitsch.
Successivamente l’album venne ristampato con una copertina da fotoromanzo perdendo anche quel fondo di magica tamarraggine un po’ ironica che sprigionava in origine.
Tracklist:
01. Night Rocker
02. Crazy On a Saturday Night
03. Do You Love Me
04. Our First Night Together
05. She Cried
06. No Way To Be In Love
07. Any Kind of Love at All
08. All The Right Moves
09. No Words for Love
10. Let It Be Me